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Home Approfondimenti

I cefalopodi. Come distinguere le diverse specie nel banco pescheria

Luna Lorito by Luna Lorito
26 Gennaio 2018
in Approfondimenti, Guide, Nutrizione e salute
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cefalopodi
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I cefalopodi comprendono cinque macrocategorie: i polpi, i moscardini, le seppie, i totani e i calamari. I polpi e i moscardini appaiono molto simili, poiché presentano 8 braccia di uguale dimensione, ma i polpi su di esse hanno due file di ventose, mentre i moscardini sono una. In generale, inoltre, i moscardini hanno dimensioni inferiori rispetto ai polpi, ma non è sempre vero.

Le seppie, i totani e i calamari hanno invece 8 braccia e due tentacoli e si riconoscono principalmente dalle pinne laminari: infatti, nelle seppie sono lunghe quasi come il mantello e non sono unite nella parte posteriore del corpo; nei totani sono a forma triangolare, solitamente nell’ultimo terzo dorsale del corpo e sono unite posteriormente e nei calamari sono a forma romboidale, solitamente a metà del mantello o più lunghe rispetto ai totani e sono unite posteriormente.

Il moscardino (Eledone moschata) ha una colorazione grigio-brunastra con macchie nerastre sul dorso, mentre l’Eledone cirrosa, sempre denominato moscardino, ventralmente è di colore biancastro e dorsalmente può variare dal giallo-rossastro al bruno-rossastro.

Il polpo (Octopus vulgaris) ha una colorazione grigio-giallastra con chiazze rossicce e verdastre. La polpessa (Callistoctopus macropus) ha il mantello molto più corto in confronto alle braccia (1/6-1/7), ha un colore bruno-rossastro, a volte tendente al giallo e presenta macchie bianche irregolari su tutta la superficie. Il polpo indopacifico (Amphioctopus aegina) è di piccole dimensioni (30 cm di lunghezza massima) e ha una colorazione da bruno chiaro a giallo sabbia con una reticolatura scura maggiormente evidente nella parte dorsale.

Un altro polpo indopacifico (Octopus cyanea) ha una colorazione molto variabile da bruno scuro a grigio pallido, ma presenta nella membrana interbrachiale due ocelli scuri circondati da una linea chiara; inoltre sopra gli occhi ha due cirri e quattro papille nella parte dorsale nel mantello.

C’è anche un terzo polpo indopacifico (Octopus membranaceus), che è di piccole dimensioni (30 cm di lunghezza), con due papille sopra gli occhi, di colorazione grigio-giallastra, talvolta tendete al verde e con due ocelli scuri contenenti un cerchio chiaro alla base delle braccia.

Il polpo messicano (Octopus maya) presenta tubercoli su tutta la superficie, è di colore bruno-giallastro e presenta ai lati della testa un ocello scuro.

Il polpo cileno (Octopus mimus) ha un mantello bruno-nerastro, con due ocelli scuri nella membrana interbrachiale e sopra ogni occhi presenta 2-3 papille.

Infine il polpo del Pacifico (Enteroctopus dofleini) è il più grande polpo (300 cm di lunghezza massima) e ha una colorazione bruna con una reticolatura scura dorsale.

La seppia (Sepia officinalis) ha una colorazione variabile con zebrature bruno-nerastre, talvolta giallastre, nella parte dorsale, mentre il ventre si presenta biancastro e le pinne laminari presentano macchioline biancastre e una linea chiara lungo la congiunzione con il mantello.

La seppietta (Sepia elegans) ha dimensioni inferiori alla seppia (il mantello è di 9 cm) e ha un colore bruno-rosato.

La seppia pizzuta (Sepia orbignyana) presenta un aculeo derivante dalla sua conchiglia visibile nella parte posteriore al centro delle pinne laminari e ha un mantello bruno-rossastro.

La seppia indopacifica (Sepia esculenta) ha una colorazione brunastra che presenta delle linee chiare trasversali sulla parte dorsale e una riga bianca nell’attaccatura delle pinne laminari al mantello. C’è anche un’altra seppia indopacifica (Sepia pharaonis) molto simile alla seppia comune, poiché ha una linea chiara sottile alla base delle pinne laminari e il mantello con zebrature scure che, a differenza della seppia comune, si estendono sia sulla testa sia sulle braccia.

La seppia del pacifico (Sepiella japonica) ha una colorazione bruno scuro con macchie biancastre su tutta la superficie del mantello.

Il totano (Todarodes sagittatus) ha un mantello bruno-rosastro sul dorso, ventralmente si presenta più chiaro e le due clave occupano il 75% della lunghezza dei tentacoli. C’è anche un altro totano (Illex coindetii), che ha una colorazione simile, ma con sfumature giallastre ventralmente e inoltre si presenta più piccolo. Inoltre è presente un altro totano, il Todaropsis eblanae, che ha dimensioni inferiori, con un mantello meno affusolato, una colorazione dorsale bruno-rosata tendente talvolta al giallastro e con il ventre più scuro.

Il totano gigante del Pacifico (Dosidicus gigas) ha dimensioni notevoli (fino a 4 metri di lunghezza totale) e presenta un mantello bruno-violaceo che si scurisce dorsalmente.

Il totano atlantico (Illex illecebrosus) ha una colorazione dorsalmente rosso-brunastra tendente al violaceo, mentre nel ventre presenta una schiaritura con sfumature giallastre e si riconosce da Illex coindetii poiché la testa si presenta piccola, corta e stretta. Il calamaro (Loligo vulgaris) ha una colorazione rosso-rosastra più scura dorsalmente.

Poi c’è un altro calamaro (Loligo forbesii) che presenta la medesima colorazione, ma ha un mantello più lungo (arriva fino a 90 cm) e ha la testa e gli occhi più grandi rispetto al L. vulgaris.

Il calamaro del Pacifico (Uroteuthis chinensis) ha una colorazione bruno-rossastra uguale in tutto il mantello.

Il calamaro atlantico (Doryteuthis gahi) presenta un colore violaceo scuro e ha occhi sporgenti e molto grandi.

Tags: calamaricefalopodimoscardiniPolposeppietotani
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