Aquaculture Europe 2022, in corso ancora per oggi a Rimini, ha fatto luce sui cinque principi per rendere circolare l’acquacoltura.
Nelle scorse ore un panel di esperti ha dibattuto su economia circolare, un tema che interessa totalmente l’industria.
Imke de Boer, nel corso del dibattito, moderato da Geert Wiegerjes dell’Università di Wageningen, ha evidenziato i principi e gli obiettivi di questo nuovo modo di fare.
Secondo Wiegertjes, i cinque principi di circolarità su cui dovrebbe basarsi l’acquacoltura sono: salvaguardare gli ecosistemi, ridurre gli sprechi, dare priorità alla produzione alimentare rispetto ai mangimi, riciclare i sottoprodotti e ridurre il consumo di energia e, nel migliore dei casi, utilizzare energia rinnovabile.
Come noto l’economia circolare è un modello di produzione e consumo che implica condivisione, prestito, riutilizzo, riparazione, ricondizionamento e riciclo dei materiali e prodotti esistenti il più a lungo possibile, con l’obiettivo principe di ridurre i rifiuti al minimo. .
Nell’Unione europea si producono ogni anno più di 2,5 miliardi di tonnellate di rifiuti. E per far fronte al fenomeno l’UE sta aggiornando la legislazione sulla gestione dei rifiuti per promuovere la transizione verso un’economia circolare, in alternativa all’attuale modello economico lineare.
Economia circolare. Ad Aquaculture Europe i cinque principi per l’acquacoltura
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