Sembra volgere verso il termine la vicenda che vede opposti Consiglio Ue ed Europarlamento, sul comune potere decisionale in merito alla politica sulla pesca. Si è infatti pronunciata la Corte di giustizia europea, che ha di fatto dato ragione al Parlamento di Bruxelles, accogliendone il ricorso. La questione si riferisce al 2012, quando il Consiglio Ue si era espresso in modo assoluto circa i limiti di cattura il per il merluzzo nell’Atlantico e nel Mare del Nord, senza interpellare nelle decisioni il Parlamento, che invece esigeva intervenire nella carica co-legislatore. Le discussioni riguardavano più in generale i piani di pesca pluriennali, che a parere dei deputati europei, si configurano come appannaggio anche della loro possibilità decisionale, perché interessano in toto il settore pesca.
Ha mostrato soddisfazione il presidente della commissione pesca di Bruxelles, Alain Cadec.
Al momento rimarrà valido il corrente regolamento, ma entro la fine del 2016 dovrà essere approvata una nuova normativa sul piano a lungo termine per gli stock di merluzzo nell’ottica degli ultimi risvolti giuridici provenienti dalla Corte di giustizia europea.
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