Maggiore trasparenza nel settore ittico con il nuovo database di Planet Tracker – Planet Tracker ha lanciato un nuovo database che elenca 100 aziende della filiera dei prodotti ittici. Il database consente di confrontare l’esposizione delle società quotate alla pesca eccessiva, alla pesca illegale e ai rischi per la sostenibilità.
Il nuovo database offre a investitori e finanziatori la possibilità di valutare più accuratamente il rischio e l’opportunità di un investimento in una società sulla base di indicatori di esposizione.
Secondo l’ultimo report di Planet Tracker, i dati sulla sostenibilità degli oceani sono notoriamente frammentati e di difficile accesso, eppure sono un motore fondamentale per le prestazioni finanziarie,
Il report rileva che solo l’8% delle cento più grandi aziende di prodotti ittici, sia quotate che private, rivelano le specie esatte di prodotti ittici in cui hanno investito per l’intero portafoglio. Questa mancanza di trasparenza rappresenta un rischio importante per investitori e finanziatori, impedendo un’accurata valutazione del rischio e dell’opportunità.
“L’assenza di dati è spesso attribuita all’incapacità dei fornitori di fornirli e ai costi associati per recuperarli, ma ci sono potenziali vantaggi finanziari associati a una maggiore divulgazione che le aziende non devono trascurare”, ha fatto sapere François Mosnier (Planet Tracker).
Il database comprende per iniziare 100 società della filiera ittica da 1,8 trilioni di dollari (1,7 trilioni di euro), che insieme hanno entrate che vanno da 200 milioni di dollari (190 milioni di euro) a 15 miliardi di dollari (14,2 miliardi di euro). Il database include 50 indicatori che consentono di classificare l’esposizione delle aziende alla pesca eccessiva, alla pesca illegale e ad altri rischi per la sostenibilità degli oceani. Nel database è inclusa l’opportunità per l’utente di classificare e confrontare la salute finanziaria delle aziende con la sostenibilità ambientale.
Il database include anche dati su tutti i paesi o aree di attività con 136 indicatori a livello di paese, oltre a 750 specie di prodotti ittici per vedere cosa l’azienda cattura, alleva, lavora o vende al dettaglio.
“L’obiettivo del database è spostare i flussi finanziari globali verso risultati positivi per la natura”, ha affermato Mosnier.
Nei prossimi mesi Planet Tracker prevede di aggiungere altre società al database e includere non solo le attività a monte come la pesca o l’acquacoltura, ma anche le attività intermedie, comprese le lavorazioni, e le attività a valle che includono il commercio all’ingrosso e al dettaglio. Saranno incluse attività ausiliarie come la vaccinazione del pesce, la costruzione di motori per pescherecci o la fabbricazione di macchinari per la lavorazione del pesce.
Maggiore trasparenza nel settore ittico con il nuovo database di Planet Tracker