“Certamente positivo e da apprezzare il lavoro svolto dalla commissione parlamentare. È assolutamente necessaria però una inversione di rotta a 360 gradi che determini una semplificazione burocratica del comparto pesca che elimini norme irragionevoli, risolva antinomie giuridiche e produca regolamenti che difendano la specificità della pesca mediterranea”, così Toni Scilla, presidente di Agripesca Sicilia ieri, in commissione parlamentare Agricoltura e Pesca della Camera dei Deputati dove si è discusso ed analizzato il testo unificato, gli interventi per il settore ittico e in materia di politiche sociali nel settore della pesca professionale, della delega al Governo per il riordino e la semplificazione normativa nel medesimo settore
“Agripesca, al termine dell’audizione, ha consegnato alla presidenza della commissione parlamentare delle proposte e il proprio punto di vista ed è pronta, qualora non avverrà nulla di nuovo rispetto alla situazione attuale in cui versano le marinerie italiane, ad intraprendere democratiche e legittime forme di protesta che potrebbero sfociare anche in uno sciopero generale. La pesca non può e non deve morire”, ha concluso Scilla.