Lo stock di tonno obeso risulta essere sovrasfruttato. L’argomento è stato oggetto di discussione da parte dei membri della Commissione internazionale per la conservazione dei tonnidi dell’Atlantico (ICCAT) che si sono incontrati la scorsa settimana a Bilbao, in Spagna.
Il dott. David Die, presidente della Commissione permanente per la ricerca e la statistica, ha presentato un report ai funzionari dei 18 paesi membri che hanno partecipato all’incontro intersessionale dal 23 al 25 luglio. Secondo i dati forniti dal report, il tonno rosso obeso risulta essere sovrasfruttato: nel 2016 il totale delle catture consentite per il tonno obeso era stato superato del 23% e le proiezioni stimano che nel 2017 ne erano state catturate 76.982 tonnellate.
Se i dati dicono il vero lo scorso anno lo stock è stato sovrasfruttato del 18%.
Tonno obeso sovrasfruttato
Secondo Die la valutazione mostra che lo stock del tonno obeso è soggetto a sovrasfruttamento. La valutazione ha inoltre rilevato che mentre la pesca con palangari e con esca ha visto la riduzione delle catture della specie, la pesca con altri attrezzi ne ha visto invece l’aumento.
L’ICCAT si riunirà a novembre a Dubrovnik, in Croazia, per discutere e intervenire sulla revisione di un piano di ricostruzione che al momento, sulla base degli attuali livelli di cattura, ha una probabilità di successo del 49% entro il 2028.
I gruppi di conservazione che hanno spinto i membri dell’ICCAT a intraprendere azioni più energiche per ricostruire lo stock bigeye (tonno obeso) sono stati soddisfatti delle discussioni tenutesi in Spagna, soprattutto dopo che le misure di ricostruzione adottate tre anni fa dall’organizzazione non sono state efficaci nel ridurre il numero di catture giovanili.