“È passato per 14 voti a 11 il report della relatrice croata Ruza Tomasic che configura il Multi Annual Plan per l’Adriatico, ed è una pessima notizia per i pesci e per i piccoli pescatori” – dice Marco Affronte, Eurodeputato dei Verdi che s’è battut0 perché passasse una escapement strategy a tutela degli stock .
“Le migliori fantasie croate si sono quindi realizzate grazie all’asse formatosi con Forza Italia e con il Movimento 5 Stelle che hanno votato per fare un bel regalone all’industria del pesce. Le multinazionali si fregano le mani dopo questo voto, e potranno bellamente continuare a svuotare l’Adriatico del suo Pesce Azzurro per la propria industria conserviera o per alimentare gli allevamenti di Tonno Rosso. Questo piano prevede solo una riduzione nelle catture del 4%, del tutto insufficiente a mitigare le preoccupazioni espresse da tutti gli organi scientifici: STECG, GFCM, CNR italiano. Come se non bastasse si riferisce ad acciughe e sardine insieme, per cui non ci sarà controllo di quanto effettivamente venga ridotto lo sforzo sull’una o sull’altra specie” – spiega Affronte, che continua – “Questo MAP non è nemmeno un MAP vero e proprio, perché dura solo 3 anni. E dopo? Non si sa, il report era così lacunoso che non è stato previsto nulla per dopo… Sono tutti segnali pessimi per l’Adriatico. La nostra ultima speranza sarà la Plenaria. Prima del voto di novembre ci batteremo ancora perché i deputati a Strasburgo capiscano che questo report, così com’è, va buttato…”