In questi giorni si parla molto del regolamento controlli, regolamento europeo che porta alcune modifiche al regolamento 1224/09, testo molto discusso dai pescatori. Il documento porta data Maggio 2018 e le modifiche previste non sono certo digeribili per il settore, anzi, si parla di telecamere a bordo, sistema AIS alle unità fino a 12 metri, obbligo del log-book per realtà che ad oggi ne erano esonerate.
Il punto con il quale gli animi si accendono è la previsione delle telecamere a bordo, tale imposizione viene vista come una violazione della privacy, come un grande fratello che controlla vigile il settore per punirlo nell’immediato qualora si facciano degli errori.
Ovviamente si può capire il malumore del settore e ci si può tranquillamente mettere nei panni di un pescatore, che fa un lavoro vecchio come il mondo con una maestria degna di un artista, con metodi antichi come il mare, e si trova imposta una tecnologia che a volte può sembrare inutile, cattiva, vincolante ma, in realtà così non è.
C’è da chiedersi se le telecamere vadano inserite per garantire una sicurezza di bordo più elevata e per aver una crono storia in caso di collisione o affondamento. La tecnologia di bordo non deve essere sempre una restrizione, e per questo va spiegata in maniera limpida e chiara, in modo tale che tutti, anche i non addetti ai lavori, possano capire il reale utilizzo e le reali motivazioni di una nuova imposizione tecnologica a bordo.
Proviamo anche a considerare l’impatto economico che tale imposizione può portare. Un impianto di videosorveglianza non è certo economico e deve assolutamente rispettare criteri di costruzione ben definiti e certificati, specialmente in questo caso, visto che ad imporlo è un Regolamento Europeo. Un fattore, quest’ultimo, che sicuramente comporterà una maggiorazione dei costi, sfruttando il fatto dell’obbligo imposto e come sappiamo in questi casi le speculazioni sono dietro l’angolo.
Se il Reg.E.U. impone un impianto di videosorveglianza la stessa Europa deve imporre una convenzione economica per tale manovra, deve creare dei fondi certi, tangibili, di libero e rapido accesso a tutti gli armatori, con una burocrazia snella e veloce, altrimenti sarà l’ennesimo salasso economico per gli armatori.