Fitta agenda di incontri quella dello scorso mercoledì per l’Alleanza Pesca: nel pomeriggio il sottosegretario Battistoni; poi in rapida successione l’on. Ferrandino, vicepresidente della Commissione Pesca del Parlamento europeo, e il presidente della Commissione Agricoltura della Camera, on. Gallinella.
La preparazione dei negoziati di Bruxelles che decideranno a fine anno le opportunità di pesca per il 2022, la plenaria della Commissione Generale della Pesca del Mediterraneo in autunno, la necessità di garantire la sostenibilità sociale ed economica del comparto dello strascico da un lato ed il rispetto delle norme comunitarie vigenti dall’altro, la riforma degli ammortizzatori sociali: questi i temi affrontati nel corso dei numerosi confronti istituzionali, all’indomani delle manifestazioni tenute a Venezia, Mazara del Vallo ed in molte altre marinerie italiane sabato scorso.
In questo quadro non poteva che pesare il “caso” delle imbarcazioni di 24 m lft impegnate nella pesca dei gamberi di profondità che lunedì sono state bloccate da una circolare del MIPAAF, a causa del raggiunto plafond dei giorni annui di pesca, discusso nello stesso pomeriggio di ieri nel question time alla Commissione Agricoltura della Camera.
Il Sottosegretario Battistoni ha da parte sua assicurato il suo impegno per rispondere alle esigenze manifestate dalle imprese del comparto esplorando tutte le prospettive di una possibile evoluzione normativa anche attraverso una intensificazione del dialogo euromediterraneo con gli Stati membri alle prese con le stesse problematiche, migliorando nel frattempo gli aspetti applicativi delle norme vigenti con una attenta azione di monitoraggio delle attività in mare che aiuti le imprese a regolarne l’intensità evitando fermi improvvisi.
Possibili nuovi modelli di gestione dei plafond di giorni annui dei diversi segmenti della flotta saranno posti alla discussione del tavolo consultivo prossimamente.
L’Alleanza ha tra l’altro ribadito l’esigenza di rafforzare le competenze pesca nella Rappresentanza Permanente dell’Italia a Bruxelles per poter affrontare in modo adeguato il complesso negoziato dei prossimi mesi, complicato da ulteriori richieste della Commissione europea di ulteriori riduzioni delle attività di pesca e di chiusura per questa di nuove aree marine nel basso Adriatico.