Data la persistente incertezza nel Regno Unito che circonda la ratifica dell’accordo di revoca, la Commissione ha adottato due proposte legislative per contribuire a mitigare l’impatto significativo che una Brexit “no-deal” avrebbe sulla pesca nell’UE.
Ciò fa parte del lavoro di preparazione e di emergenza in corso della Commissione e contribuirà a garantire un approccio coordinato a livello di UE in tale scenario.
La prima proposta è quella di consentire ai pescatori e agli operatori degli Stati membri dell’UE di ricevere una compensazione a titolo del Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca per l’arresto temporaneo delle attività di pesca. Ciò contribuirà a compensare parte dell’impatto di un’improvvisa chiusura delle acque del Regno Unito alle navi da pesca dell’UE in uno scenario di assenza di accordi.
La seconda proposta modifica il regolamento sulla gestione sostenibile delle flotte esterne. L’obiettivo di questa proposta è assicurare che l’UE sia in grado di garantire alle navi del Regno Unito l’accesso alle acque dell’UE fino alla fine del 2019, a condizione che alle navi dell’UE venga garantito anche l’accesso reciproco alle acque del Regno Unito. La proposta prevede anche una procedura semplificata per autorizzare le navi del Regno Unito a pescare nelle acque dell’UE e le navi dell’UE a pescare nelle acque del Regno Unito – nel caso in cui il Regno Unito conceda tale accesso. La proposta è limitata al 2019 e si basa sull’accordo del Consiglio “Agricoltura e pesca” del 17 e 18 dicembre 2018 sulle possibilità di pesca per il 2019.
Queste misure di emergenza non possono mitigare l’impatto complessivo di uno scenario di “no-deal”, né replicano in alcun modo i pieni benefici dell’adesione all’UE o i termini di qualsiasi periodo di transizione, come previsto nell’accordo di revoca. Si limitano a questi settori specifici in cui è assolutamente necessario proteggere gli interessi vitali dell’UE e dove le misure di preparazione da soli non sono sufficienti. Di norma, saranno di natura temporanea, di portata limitata e adottati unilateralmente dall’UE.
Queste proposte sono soggette alla procedura di codecisione.
La Commissione collaborerà con il Parlamento europeo e il Consiglio per garantire l’adozione degli atti legislativi proposti affinché siano in vigore entro il 29 marzo 2019.