“Faremo quanto ritenuto necessario per tutelare nelle opportune sedi sovranazionali, anche di natura giurisdizionale, la filiera nazionale del pesce spada da una norma europea che, basata su presupposti inaccettabili e, tra l’altro, assolutamente incoerenti con i criteri approvati dall’ICCAT, penalizza in maniera così rilevante un settore di importanza strategica per l’intera economia ittica nazionale”, a sostenerlo è il Sottosegretario Giuseppe Castiglione che, dalla sua pagina Facebook sottolinea l’entrata in vigore del Regolamento con il quale il Consiglio Ue ha formalmente adottato la ripartizione del contingente di cattura del pesce spada nel Mediterraneo per la corrente annualità tra gli Stati membri interessati.
“Il Regolamento europeo appena adottato – aggiunge Castiglione – ha stabilito uno schema di ripartizione del contingente di cattura del pesce spada che riteniamo contrario al principio di proporzionalità contenuto nei Trattati europei, costituendo, nel contempo, una seria minaccia al criterio di stabilità relativa quale fondamento della stessa Politica Comune della Pesca”.
“Confermiamo così con maggiore forza – conclude Castiglione – quanto già posto in essere con il decreto per i massimali di cattura del pesce spada nel Mediterraneo dello scorso 20 luglio, seguito alla risoluzione approvata all’unanimità dalla Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati, perché riteniamo sussistenti tutti i presupposti di fatto e di diritto per presentare ricorso innanzi alla Corte di Giustizia Europea”.