Anche se non esistono regole per garantire il successo di una cooperazione, ci sono comunque dei principi di massima che possono aiutare a creare le fondamenta per la creazione di un solido e duraturo rapporto di collaborazione. Di fondamentale importanza è che i partner condividano gli stessi obiettivi e che abbiano una visione reale e chiara circa le aspettative e i risultati da raggiungere.
Certo è che la cooperazione aiuta a crescere. Così la pensano Cile e Guatemala che recentemente, nel corso della Feria Internacional AquaSur 2016 che si è svolta lo scorso ottobre a Puerto Montt (Cile), hanno sottoscritto un memorandum d’intesa per unire i rispettivi know how e insieme cooperare nei settori della pesca e dell’acquacoltura.
Raul Súnico, sottosegretario alla pesca e acquacoltura del Cile e Byron Acevedo, Vice Ministro del Guatemala, con la sottoscrizione di un accordo bilaterale, hanno imboccato una strada comune al termine della quale, attraverso la condivisione delle reciproche conoscenze nel settore della pesca e dell’acquacoltura, c’è la promozione dei prodotti ittici e la creazione di un interlocutore più forte in grado di confrontarsi con le continue sfide del mercato.
Determinante, affinché la cooperazione possa essere davvero costruttiva per entrambi i paesi, è che il clima di fiducia oggi instaurato cresca nel tempo attraverso lo scambio trasparente di informazioni riguardanti cattura, trasformazione e commercializzazione dei prodotti della pesca e dell’acquacoltura, la condivisione di obiettivi di sostenibilità, senza trascurare il miglioramento delle politiche comuni.
Il Cile, che sappiamo essere uno dei maggiori produttori al mondo di prodotti ittici, secondo i recenti dati Globefish (FAO), nel primo trimestre 2016 ha subito grosse perdite nella produzione di salmone per via della fioritura algale che ha interessato il sud del paese e che ha causato una notevole mortalità della specie.
L’auspicio è che entrambi i paesi potranno a questo punto beneficiare dei vantaggi e del valore aggiunto della reciproca cooperazione
Candida Ciravolo