“Non potevamo che votare contro ad un dossier privo di progettualità, assistenzialista, che va in direzione contraria rispetto agli obiettivi di sviluppo sostenibile” – dice Marco Affronte, commentando il voto sul file relativo all’European Maritime and Fisheries Fund, che invece è stato accolto con voti 497 favorevoli, 93 voti contrari e 40 astenuti.
“Salta subito agli occhi che l’obiettivo dell’Agenda ONU 2030 numero 14 sia stato assolutamente ignorato, prevedendo ulteriori sussidi al settore, anche per l’acquisto di nuove imbarcazioni. Non credo sia affatto una buona idea quella di parlare di soldi in aiuti proprio alla vigilia delle elezioni. Il rischio è quello di voler accontentare i propri bacini elettorali”, prosegue Affronte
“Siamo almeno riusciti ad ottenere che si evitasse di includere nella definizione di piccola pesca anche quella navi oltre i 12 metri, il che avrebbe rappresentato un’assurdità. Persino nella tutela delle risorse, nella ricerca e nel ripristino dell’ecosistema s’è scelto di spendere poco: noi avevamo chiesto fosse investito il 25% del fondo, e invece sarà solo il 10%” , ha concluso Marco Affronte.