Non di rado sulle spiagge capita di trovare mozziconi di sigarette, tra le principali fonti di inquinamento mondiale con stime che si aggirano sui 5 mila miliardi l’anno di mozziconi. La notizia inquietante è che i metalli contenuti all’interno dei resti di sigaretta potrebbero potenzialmente entrare a far parte della nostra catena alimentare. A dirlo uno studio pubblicato sulla rivista Tobacco Control e condotto dall’Università iraniana di Bushehr. Già in passato era noto di come alcuni metalli potessero fuoriuscire dai mozziconi di sigarette, ma gli studi iraniani hanno mostrato le conseguenze per l’ambiente marino. Nel Golfo Persico settentrionale, sede delle ricerche degli scienziati, questi ultimi hanno riscontrato livelli di cadmio, ferro, arsenico, nichel, rame, zinco e manganese. Più nello specifico, i filtri delle sigarette farebbero da mezzo di trasporto ai metalli nell’ecosistema marino essendo composti da cellulosa (la plastica fa da veicolo ai metalli). Ovviamente, queste quantità di metallo incidono sulle condizioni di piante e animali e potrebbero entrare a far parte della catena alimentare.