Il progetto SUREFISH è stato presentato a Pollica (Sa), in occasione del boot camp “Trame Mediterranee – Blue Edition”.
Per il terzo anno consecutivo il Future Food Institute insieme alla FAO ed in collaborazione con il Comune di Pollica e il Centro Studi Dieta Mediterranea “Angelo Vassallo”, porta a Pollica, comunità Emblematica UNESCO della Dieta Mediterranea, un nuovo boot camp, “Trame Mediterranee”, per formare Climate Shaper, giovani esperti di clima, ambiente e alimentazione sostenibile. In occasione della Giornata mondiale del Mediterraneo, l’edizione speciale di “Trame Mediterranee” è interamente dedicata al nostro mare comune, con l’intento di creare consapevolezza dell’immenso valore del patrimonio immateriale del mare e della pesca.
Il boot camp “Trame Mediterranee – Blue Edition” ha visto il coinvolgimento di startup della filiera ittica per degli “Expert Talk” e dei momenti di incontro per la crescita delle opportunità della blue economy, con la partecipazione di Giuseppe Palma, segretario di Assoittica Italia; Franz Martinelli, presidente di Gi.&Me Association e in partnership con Slow Food Tebourba Association per il progetto SUREFISH; Nicola Bovenzi di EQOS e Francesca Figus della Società Cooperativa della Sardegna “Nieddittas”.
Da Pollica nasce anche l’idea di un’Area Marina Sperimentale per introdurre innovazione e sostenibilità nella valorizzazione e tutela del mare. Troppo spesso le aree marine protette sono considerate aree di negazione e di privazione: aree particolarmente vulnerabili o danneggiate, aree in cui non è possibile pescare o transitare. Invece, queste aree potrebbero trasformarsi in incredibili opportunità: Aree Marine Sperimentali, in cui il ruolo dei pescatori diventi nuovamente strategico. Pescatori custodi, protagonisti attivi della tutela di habitat critici e della biodiversità marina, raccogliendo dati fondamentali per la ricerca, introducendo innovazione e tracciabilità del pescato e concedendo al mare il tempo di rigenerarsi.
“Il progetto SUREFISH sostiene l’hub innovativo che va generandosi a Pollica e l’idea stessa di istituire aree sperimentali marine dove poter esercitare pesca e acquacoltura, secondo i canoni della tracciabilità, dell’innovazione, della tecnologia, della tutela della biodiversità marina e in sostegno della formazione dei consumatori nella conoscenza di prodotti poco consumati ma ricchi di sostanze nutrienti, una priorità del progetto SUREFISH che il Future Food Institute e il Comune di Pollica stanno valorizzando nel Cilento e che vogliamo comprendere e approfondire sposando tutta la linea progettuale”, ha dichiarato Franz Martinelli, presidente di Gi.&Me Association e tra i partner del progetto SUREFISH.
“SUREFISH”, progetto vincitore dei Bandi PRIMA 2019 per il settore “agrifood value chain”, filiera alimentare, risiede nella volontà di voler garantire la valorizzazione e la tutela della pesca, in particolare per acciuga, cernia, tilapia e tonno rosso, con la finalità di garantire la tracciabilità del prodotto ittico nel Mediterraneo per combattere la pesca illegale, accrescere la consapevolezza dei consumatori e innescare nuove opportunità di cooperazione all’interno della filiera ittica. Il progetto vede il coordinamento dell’Italia con la società ENCO SRL e l’Università degli Studi di Napoli Federico II, insieme ad altri quattro Paesi: Egitto, Libano, Spagna e Tunisia.
Focus prioritario del progetto SUREFISH è quello di valorizzare la pesca del Mediterraneo attraverso l’implementazione di soluzioni innovative per ottenere la tracciabilità dei pesci autoctoni del Mediterraneo, confermando l’autenticità del prodotto ittico, prevenendo le frodi, tutelando la salute dell’ecosistema marino e dei consumatori del Mediterraneo.
Le ricerche condotte dal team mediterraneo di SUREFISH intendono valorizzare quelle realtà locali, come accade a Pollica e presso il Porto di Acciaroli, che lavorano all’interno del mondo della pesca rispettando i parametri di sostenibilità e tutela del pescato.
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