Il voto del Parlamento apre la strada alla transizione dell’UE verso una pesca a basso impatto, a basse emissioni di carbonio e socialmente responsabile – In risposta al voto dell’11 maggio scorso della Commissione PECH del Parlamento Europeo che ha approvato il progetto di relazione sull’attuazione dell’articolo 17 della Politica Comune della Pesca, che mira a incentivare la pesca nel modo più sostenibile dando accesso prioritario alle risorse, Rebecca Hubbard, direttore del programma Our Fish, ha dichiarato:
“Our Fish accoglie con favore l’esito del voto del Comitato PECH, che invia un chiaro messaggio alla Commissione europea affinché faccia di più per guidare gli Stati membri dell’UE e affinché i governi dell’UE si assicurino di assegnare le quote di pesca sulla base di un processo equo e trasparente, utilizzando criteri ambientali, sociali ed economici, al fine di porre fine al sovrasfruttamento della pesca e di realizzare la Strategia dell’UE per la biodiversità. Questi criteri possono includere considerazioni sul clima e sull’ecosistema, la storia di conformità dei pescatori e il contributo all’economia locale”.
L’articolo 17 della Politica della Pesca della Commissione dell’Unione europea stabilisce che “nell’assegnare le possibilità di pesca a loro disposizione… gli Stati membri utilizzano criteri trasparenti e oggettivi, compresi quelli di natura ambientale, sociale ed economica”. L’articolo 17 elenca tra i criteri “l’impatto della pesca sull’ambiente, la storia del rispetto delle norme, il contributo all’economia locale e i livelli storici di cattura”. L’articolo 17 stabilisce inoltre che “nell’ambito delle possibilità di pesca (cioè dei contingenti) loro assegnate, gli Stati membri si adoperano per fornire incentivi ai pescherecci che utilizzano attrezzi da pesca selettivi o tecniche di pesca a ridotto impatto ambientale, come la riduzione del consumo energetico o dei danni agli habitat”.
“La Politica Comune della Pesca dell’UE è stata concepita per garantire che l’assegnazione trasparente delle quote di pesca sia utilizzata come incentivo per migliorare i risultati ambientali, sociali ed economici; di fatto lo richiede. Tuttavia, gli Stati membri dell’UE hanno finora ignorato questo requisito e hanno trascorso otto anni sprecando questa opportunità di accelerare la transizione verso una pesca a basso impatto e a basse emissioni di carbonio”, ha dichiarato Hubbard.
“Il voto aggiunge il necessario sostegno politico allo sfruttamento di questo potente strumento per porre fine alla pesca eccessiva, ripristinare la salute degli oceani, realizzare l’azione per il clima e garantire il futuro delle comunità costiere, e offre al Commissario Sinkevičius e ai Ministri della Pesca dell’UE l’opportunità perfetta per trasformare l’industria e gli oceani nella posizione migliore per agire e resistere alle sfide che stiamo affrontando con la crisi climatica e naturale”, ha concluso Hubbard.
Il voto del Parlamento apre la strada alla transizione dell’UE verso una pesca a basso impatto, a basse emissioni di carbonio e socialmente responsabile