Si è tenuto ieri presso il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali , il IX “Tavolo di consultazione permanente della Pesca e dell’Acquacoltura”. Presenti al Tavolo la responsabile del Dicastero Teresa Bellanova, il Sottosegretario di Stato Giuseppe L’Abbate, il Direttore Generale della Pesca e dell’Acquacoltura Riccardo Rigillo.
Vari i temi all’ordine del giorno: divieto di pesca delle oloturie, disposizioni in materia di pesca del polpo, applicazione Art. 11 del Reg. Ue 1022/2019 – Piano Mediterraneo Occidentale; toccate anche tematiche più specificatamente lavoristiche quali i contratti collettivi, il sistema contributivo e gli ammortizzatori sociali per i pescatori.
Ha aperto i lavori Riccardo Rigillo facendo riferimento a quelle che sono le problematiche generali del settore. Atteso l’intervento della Ministra che, prima di ogni altra cosa, ci ha tenuto a sottolineare la sua vicinanza personale al settore, ma ha anche affermato la volontà dell’intera Struttura ministeriale di non lasciare da soli i pescatori. In tale prospettiva si inserisce la ribadita, stretta e fattiva collaborazione tra il ministro e la Direzione Generale della Pesca Italiana.
Il rilancio del settore è assolutamente una priorità: un rilancio che, secondo la Ministra, passa prima di tutto attraverso la legalità e una democratica partecipazione a quelli che sono i tavoli di confronto. In sostanza tutto il settore, tutti i gli operatori, tutti i pescatori attraverso i loro rappresentanti debbono essere coinvolti in maniera diretta e incisiva in quelle che sono le politiche di gestione.
Questo agire permetterà di andare in Europa con idee chiare e capaci di contribuire in maniera determinante agli orientamenti dell’Unione senza subirli passivamente. È anche attraverso queste dinamiche che può essere rilanciato il marchio “Italia” tutelando i prodotti di qualità del Made in Italy.
La Bellanova ha affermato inoltre che bisogna puntare molto sulle attività di ricerca: i progressi scientifici ottenuti si pongono come valido supporto alle strategie messe in campo per favorire lo sviluppo di tutte le attività che ruotano intorno alla pesca.
Sulla stessa scia si pone il Sottosegretario L’Abbate il quale pone soprattutto l’accento sull’innovazione: è necessario individuare nuove strategie di sviluppo che possano permettere ai pescatori di operare all’interno di una filiera completamente sostenibile.
Al comparto bisogna dare risposte concrete: da qui l’esigenza di interagire anche con il Ministero del Lavoro e quello delle Finanze. La parola d’ordine dunque è “sinergia”.