Presentato ieri a Roma da Flai Cgil il convegno “Le malattie professionali nel settore della pesca“. L’iniziativa, alla quale ha partecipato tra gli altri il sottosegretario Giuseppe Castiglione è servita ad evidenziare che ne settore della pesca non viene applicata la norma sulla sicurezza nei luoghi di lavoro.
La Flai ha chiesto a viva voce la modifica delle tabelle Inail, il riconoscimento alla pesca come lavoro usurante e l’applicazione del TU 81. Si è tornato a chiedere di porre maggiore attenzione al Piano Triennale e al finanziamento Fospe, strumento utile sostituire la cassa in deroga.
“L’Organizzazione Internazionale del Lavoro ha classificato il settore della pesca tra i più pericolosi. Abbiamo denunciato la mancata applicazione del TU 81 ai lavoratori della pesca, anche con una copiosa raccolta di firme; abbiamo prodotto opuscoli informativi e manuali per la sicurezza a bordo; distribuito dispositivi e fatto campagne sulla sicurezza. La pesca ad oggi non è riconosciuta esplicitamente nelle tabelle infortuni, ma da ricercare in altri settori”. Così Giovanni Mininni, Segretario nazionale Flai, nel suo intervento.