12/04/2015 – ISTITUZIONI & POLITICA –“Spero che Expo sia uno choc positivo per il cervello degli italiani. E che faccia emergere la consapevolezza che l’enogastronomia è la nuova economia per l’Italia”. Lo ha detto il ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali Maurizio Martina,
intervenuto a Firenze alla tavola rotonda promossa in occasione del Premio ”Italia a tavola”, con la partecipazione tra gli altri dello chef Massimo Bottura, di Fipe Confcommercio, Coldiretti, e della premiata Donatella Cinelli Colombini (Doc Orcia). ”La grandezza del titolo di Expo – ha detto Martina – va interpretata, e va capita; nessuno si azzardi a dire che Expo è una fiera che dura sei mesi”. ”Abbiamo una Esposizione Universale, dopo quella di Shanghai e prima di quella di Dubai che non sono luoghi banali nella geografia del pianeta. Ma noi abbiamo il tema più grande che contempla la fame, la sostenibilità, lo spreco alimentare, la questione educativa. E lo faremo nel cuore dell’Europa. Il problema non è dunque – per Martina – se il primo maggio tutti i padiglioni aprono alla stessa ora e se ci sarà un filo di polvere. Il tema vero è il cambio di passo, l’eredità. Lo ribadisco: siamo davanti a una nuova economia. L’Italia dei mille campanili ha visioni complicate ma spesso anche più originali. Tra le eredità di Expo io vedo anche il monito a non fermarsi sugli allori. Oggi l’Italia ha la leadership dei prodotti di qualità e dell’alta cucina ma non è detto che saremo sempre i primi. Rischiamo il sorpasso – ha ammonito Martina – da parte dei tantissimi paesi che noi consideriamo emergenti e invece sono già emersi e sono talvolta avanti. Per questo spero che Expo sia uno choc positivo e ci dia la carica”.