Priorità al FEAMP, con un occhio al delicato regolamento sui controlli e l’altro al piano pluriennale del Mare Adriatico. Sono le priorità della presidenza semestrale croata elencate dal ministro all’agricoltura e alla pesca Marija Vučković in un’intervista esclusiva a Pesceinrete.
“Continueremo il lavoro avviato dalla precedente presidenza finlandese che ha già condotto due incontri negoziali a livello politico e tre a livello tecnico,” ha detto Marija Vučković. Obiettivo annunciato quello di raggiungere un accordo su quante più questioni aperte rimaste durante la presidenza. Non è dunque attualmente previsto chiudere il dossier entro giugno, a meno di scatti improvvisi che dipenderebbero dal buon esito della trattativa sul budget Ue pluriennale.
Resta infatti in sospeso il nodo del bilancio dell’Unione da destinare nel prossimo periodo di programmazione 2021-27. Il presidente del Consiglio europeo Charles Michel ha convocato un summit straordinario il prossimo 20 febbraio per provare a raggiungere un accordo.
“Credo tuttavia ci siano questioni più aperte con il regolamento controlli e anche qui vorremmo fare tutto il possibile per andare avanti,” ha continuato Vučković, aggiungendo che la Croazia ha la questione particolarmente a cuore ed è un buon esempio di attività di controllo e ispezioni. “Abbiamo vinto anche un premio per questo,” ha precisato fiera.
La riforma del regolamento 1224/2009 che istituisce un regime di controllo per garantire il rispetto delle norme della politica comune della pesca (PCP) è stata recentemente oggetto di rinnovato interesse, ma al momento il dossier è ancora in attesa di essere discusso dalla commissione parlamentare pesca (PECH) nonostante la proposta legislativa da parte della Commissione sia stata inviata ai co-legislatori il 30 maggio 2018.
La ricetta croata per migliorare i sistemi di ispezione non ha visto solo investimenti in nuovi equipaggiamenti e mezzi, dice Vučković, ma anche nel potenziamento delle capacità e nella cooperazione istituzionale, investendo inoltre nel training degli ispettori.
Tra le altre priorità della presidenza che si concluderà il 30 giugno, prima di cedere il testimone alla Germania, ci sarà certamente anche la pesca di piccola scala, così importante per le isole e le comunità rurali croate. “È molto importante riconoscere tutti gli aspetti del settore della pesca, ambientali, ma anche economici,” ha detto il ministro.
Vučković si è anche detta pronta a continuare il discorso sul piano pluriennale per i piccoli pelagici nel Mare Adriatico. La procedura è attualmente arenatasi al Consiglio, dove i ministri non sono ancora riusciti a votare un mandato negoziale, mentre il Parlamento europeo ha già approvato la propria posizione nel novembre 2018.
Per il ministro, la Commissione e gli Stati membri sembrano ora avere un atteggiamento più vicino. “Vorrei però specificare che noi crediamo si debba seguire un modello di organizzazione regionale, ma anche che un piano nell’Adriatico già esiste e copre molte attività i cui risultati saranno valutati entro il 2021 dopo un periodo di 5 anni di valutazione,” ha detto.