“Dopo aver presenziato la riunione della Fondazione “Torri e tonnare del litorale trapanese”, a Palermo, con tutti i dirigenti federali nazionali, ci apprestiamo a fare il punto della situazione sulla pesca italiana. L’intenzione è poi anche quella di rilanciare dalla Sicilia l’azione di spinta per un maggiore consumo di pesce locale.
In prossimità delle festività natalizie e di fine anno, le tavole degli italiani vedranno come protagonisti i prodotti ittici. Quale miglior occasione oggi per poter offrire al consumatore i prodotti di cattura locale. L’attenzione non si ferma solo sulle specie note e conosciute ma vogliamo portare alla ribalta quello che battezziamo il “pesce ritrovato” cioè tutte quelle specie ittiche meno note che si trovano in banchina o vendute direttamente in barca.
Poniamo l’attenzione su alici e sarde e su tutte quelle specie che pur non avendo il riconoscimento nella ristorazione si trovano più frequentemente, a giusta ragione, sulle tavole dei pescatori ( taccone, cagna di mare). Invitiamo il consumatore ad innalzare il consumo di prodotti ittici dei 24kg pro capite. E volendo ribadire i nostri numeri partiamo da 37.1″.
Lo comunica in una nota il presidente di UNCI Agroalimentare, Gennaro Scognamiglio