“Come Regione, insieme alla collega ai lavori pubblici De Berti, abbiamo individuato un modus operandi che ci dovrebbe consentire non solo di superare la situazione di emergenza che si è ripetuta anche quest’anno, ma anche di affrontare in futuro in modo pianificato e puntuale il ripetersi del fenomeno dell’interramento delle bocche di Barbamarco”. Lo afferma l’assessore della regione Veneto al territorio, Cristiano Corazzari, all’indomani della riunione tenutasi in Prefettura a Rovigo per risolvere il grave e purtroppo ciclico problema dell’accessibilità dei pescherecci al porto polesano di Pila.
“Dobbiamo, pertanto, mettere in atto un sistema per tenere sistematicamente sgombro da ostacoli la bocca di porto – spiega l’assessore – e per farlo intendiamo muoverci contemporaneamente su due fronti: garantire continuativamente la disponibilità di risorse indispensabili ai dragaggi, circa 200 mila euro all’anno, nel bilancio regionale, non solo per l’esercizio in corso ma anche per i prossimi; redigere delle linee guida che semplifichino stabilmente dal punto di vista della procedura e delle incombenze tecnico amministrative, l’attività di dragaggio individuando anche delle aree di deposito nelle quali conferire il materiale scavato”. “Stiamo parlando – conclude Corazzari – della principale realtà peschereccia di pesce azzurro dell’Adriatico e di una delle fonti economiche e occupazionali più rilevanti del nostro territorio: è necessario, quindi, individuare un’azione manutentiva collaudata e replicabile di anno in anno, senza appesantimenti burocratici e autorizzativi, per uscire definitivamente da logiche di emergenza”.