“Finalmente presenti le associazioni nazionali di categoria e tutti gli operatori delle Organizzazioni dei Produttori. Sarebbe opportuno però che alcune associazioni evitassero di mettersi in primo piano a discapito delle altre. L’obiettivo è comune e di comune accordo bisogna operare.
La riunione di ieri ha visto un confronto quasi sereno tra i portatori di interesse, peccato che qualche organizzazione dimentica di essere dall’altra parte del tavolo e finisce col rappresentare i politici europei invece che i pescatori e gli operatori.
I pescatori, oggi più di ieri, hanno bisogno di essere difesi e rappresentati e la politica altro non è che il mezzo attraverso il quale fare tutto ciò.
Non si può parlare di una politica europea della pesca lungimirante se i deputati europei non sono in grado di arginare le proposte delle ONG che ci affamano, mentre la Direzione Generale della pesca e il ministero si affannano per dare risposte concrete e corrette al settore.
L’incontro di ieri ha fatto da sponda per un confronto corretto tra operatori e DG ma ad oggi non possiamo dare altro. Le nostre lampare e i nostri pescatori hanno pagato già troppo in nome di vecchie associazioni che servili alla Europa cercano di far passare come positiva la scelta dei TAC per i piccoli pelagici.
Oggi il governo ci chiede cambiamenti e progresso. Noi siamo con la direzione pesca che cerca di dare delle risposte, siamo e saremo sempre al fianco dei pescatori pronti a combattere il servilismo e l’arroganza.
Noi sosteniamo le ragioni della direzione e gli indirizzi del Sottosegretario, mantenendoci ben lontani dalle idee degli arroganti affaristi politici scollati dalle realtà dei pescatori che non rappresentano merce di scambio nel panorama europeo”.
Questa la dichiarazione di Gennaro Scognamiglio, presidente UNCI Agroalimentare, a seguito del tavolo tematico per O.P. e piccoli pelagici che si è tenuto a Roma presso la Direzione Generale della pesca e presidiato dal dirigente Giovanni D’Onofrio.