La riunione del “Tavolo di consultazione permanente della pesca e dell acquacoltura” voluto e presieduto dal Sottosegretario Manzato, svoltasi ieri al MIPAAFT, ha riaperto un dialogo tra le istituzioni e il settore fermo da anni.
L’iniziativa ha rappresentato un segnale importante che sottolinea l’impegno e lo slancio che il Governo vuole mettere nel dare soluzione a questioni bloccate da molto tempo e alla “regionalizzazione” della pesca europea che guardi con attenzione verso la specificità mediterranea e italiana.
Alla riunione, cui oltre al Sottosegretario Manzato sono stati presenti il Capo dipartimento Comacchio e il Direttore Generale della Pesca e l’Acquacoltura Riccardo Rigillo, è stata sottolineata l’opportunità di crescita del settore anche attraverso l’istituzione di questo tavolo tecnico affiancato da un tavolo di visione politica ed economica.
Tra gli argomenti trattati gli importi accantonati per anno 2017, quali fondi destinati ai pescatori ed in fase finale d’istruttoria mancanti ancora della convenzione Inps.
A tale proposito per l’anno 2018 saranno di nuovo le direzioni marittime ad essere enti erogatori, decisione accolta con soddisfazione dalle organizzazioni presenti.
Ancora in alto mare invece le questioni ex cassa integrazione per i marittimi imbarcati ma il Tavolo ha assunto l’impegno di arrivare al più presto ad una soluzione.
In merito al periodo di fermo per la pesca dei piccoli pelagici, si è deciso in particolare per i compartimenti da Trieste a Rimini l’arresto dal 15 al 29 dicembre, da Pesaro ad Ancona dal 6 al 20 di ottobre ed infine da San Benedetto a Gallipoli dal 20 ottobre al 3 novembre.
Un grosso problema di natura tecnica e ambientale è emerso riguardo la pesca del polpo con trappole mobili tema su cui la prossima riunione discuterà una proposta di regolamento.
Lo “scoglio” principale è risultato quello relativo alle aree SIC del nord Adriatico e Toscana.
Come Unci Agroalimentare abbiamo posto già il problema in varie occasioni ed oggi abbiamo l’opportunità grazie all’attenzione manifestata dal sottosegretario di porre la questione in termini programmatici diversi.
Si è trattato inoltre il problema delle plastiche per la pesca e quale le possibili soluzioni da adottare, oltre che dell’acquacoltura e le problematiche delle morie dei molluschi bivalvi e cozze. A tale proposito si è ipotizzata la possibilità di istituire un fondo rischi come in agricoltura.
Quindi buona la prima e tutti insieme per far crescere il comparto.