Valutata resilienza della pesca UE ai cambiamenti climatici – Un nuovo studio dell’Agenzia esecutiva europea per il clima, le infrastrutture e l’ambiente (CINEA) ha concluso che la pesca commerciale dell’UE può essere resiliente agli shock climatici se gestita secondo solidi pareri scientifici e in linea con i principi del rendimento massimo sostenibile (MSY). Appaltato dalla Commissione europea, lo studio ha anche esaminato i modi per ridurre le emissioni di gas serra del settore della pesca.
Lo studio ha rilevato che per anticipare e mitigare gli effetti degli shock climatici, è necessario passare a una gestione della pesca più flessibile e adattiva, che potrebbe incorporare approcci più precauzionali. Alcuni esempi includono la pesca ai limiti inferiori dell’FMSY per ridurre la mortalità e assorbire gli shock indotti dal clima. Si suggerisce inoltre di utilizzare sistemi flessibili di assegnazione delle quote, come il miglioramento dei meccanismi di scambio per alleviare i rischi di soffocamento.
Inoltre, lo studio sottolinea l’importanza di tenere conto delle valutazioni basate sugli ecosistemi, al fine di anticipare meglio le mutevoli condizioni degli stock. Tali valutazioni forniscono anche una migliore comprensione dei collegamenti con il cambiamento climatico, in modo che le misure di gestione possano essere adattate di conseguenza. Ciò include l’aggiornamento regolare dei punti di riferimento biologici per avere un quadro accurato dello stato degli stock ittici.
In termini di riduzione dell’impronta di carbonio del settore, lo studio ha esaminato i possibili effetti dello sviluppo degli stock sul consumo di carburante, evidenziando al contempo la difficoltà di definire tendenze chiare a causa della natura diversificata e complessa della pesca. Lo studio ha rilevato che esistono già molte tecnologie per ridurre il consumo di energia, ma la loro adozione deve affrontare alcune barriere.
Lo studio fa parte delle riflessioni in corso sui cambiamenti climatici, in particolare nel contesto della prossima relazione della Commissione sul funzionamento della PCP.
I cambiamenti climatici a lungo termine influenzeranno gli ecosistemi marini e porteranno incertezze. Il cambiamento climatico aumenterà anche la probabilità di shock climatici a breve termine, come ondate di caldo oceaniche o proliferazioni algali tossiche, che possono influenzare gli stock ittici a breve termine.
Lo studio ha utilizzato vari casi per valutare i potenziali impatti dei cambiamenti climatici sugli stock ittici commerciali dell’UE nel quadro della PCP e ne ha stimato i livelli di resilienza entro il 2030. Ha anche analizzato le misure per ridurre le emissioni di gas a effetto serra dal settore della pesca, sia con mezzi tecnologici che mediante l’utilizzo di strategie di pesca alternative.
Valutata resilienza della pesca UE ai cambiamenti climatici