L’emergenza sanitaria ha innescato nuove dinamiche per i consumatori che sono attenti a qualità e tracciabilità. L’innovazione tecnologica e la digitalizzazione consentono alle imprese di ottimizzare i processi di comunicazione e la qualità dei propri prodotti. L’attenzione all’impatto ambientale della nostra alimentazione è sempre più diffusa e molte persone sono pronte a cambiare abitudini proprio in nome della sostenibilità. Per questo è nato il marchio Dolphin Safe, che certifica il tonno pescato senza uccidere, ferire o anche solo mettere a rischio i delfini. L’organizzazione non-profit Earth Island Institute da oltre 40 anni si occupa della protezione dei mammiferi marini con il suo International Marine Mammal Project.
David Phillips, direttore del Progetto, ha recentemente dichiarato: “Il programma Dolphin Safe è responsabile della più grande diminuzione della storia delle morti di delfini causate dalla pesca del tonno”.
Parliamo del 95% in meno e di oltre 100.000 esemplari salvati ogni anno. Gli sporadici accadimenti che si registrano oggi sono legati all’attività di poche flotte, tra cui alcune barche messicane che, pur limitando le catture, non hanno sottoscritto l’impegno con Earth Island Institute a supporto del programma Dolphin Safe. Sul sito dell’International Marine Mammal Project è presente la lista delle più di 800 aziende che aderiscono al progetto e che hanno deciso di dare un nuovo volto all’idea stessa di alimentazione. Fra loro c’è anche Rio Mare che ha recentemente lanciato il progetto Ocean Words che non vuole essere solo “la voce del mare” su Instagram, perché è un progetto in continua evoluzione capace di magnificare il mare, ma allo stesso tempo di richiamare l’attenzione sulle minacce che lo riguardano, evidenziando e attivando azioni concrete in sua tutela. L’evoluzione della piattaforma di comunicazione è stata pensata per attivare la community alla salvaguardia del mare: Ocean Words ha l’ambizione di diventare esso stesso un vero e proprio brand che agirà per sensibilizzare le persone e a supporto di iniziative di attivismo partecipato a tutela del mare. In questo senso sono già in cantiere alcuni progetti che nel prossimo futuro faranno la loro comparsa in rete e sul territorio.
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