Alleanza Cooperativa richiama l’attenzione sul decreto riordino. Approfittare del decreto sul riordino delle attribuzioni dei Ministeri per trasformare il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali nel dicastero dell’agricoltura e della pesca.
È l’idea lanciata dall’Alleanza delle Cooperative della pesca per far sì che il settore sia protagonista delle politiche governative. “Una centralità che andrebbe evidenziata già a partire dal nome del ministero che ci rappresenta. Un modo per snellire e semplificare obiettivi e competenze, non solo da un punto di vista formale ma sostanziale. Le due filiere del settore primario che durante il lockdown, nonostante mille difficoltà, hanno garantito sempre sulle tavole degli italiani prodotti freschi e nazionali, meritano una
adeguata centralità”.
Per la prossima settimana è previsto l’avvio dell’esame parlamentare del decreto.
L’Alleanza delle Cooperative Italiane – Settore Pesca rappresenta oltre 1500 cooperative, più di 20.000 soci, oltre 1 miliardo di euro di fatturato e l’80% della base produttiva a livello nazionale. Oltre il 76% delle cooperative associate è occupato nel settore pesca, più del 15%, invece, lavora nell’acquacoltura, mentre circa il 3% è attivo nella trasformazione e commercializzazione; poco più del 4% opera nel campo della ricerca. L’Alleanza delle Cooperative italiane settore Pesca opera a fianco delle imprese di settore con una vasta serie di servizi specializzati e di assistenza qualificata e si pone quale interlocutore delle Istituzioni e della Pubblica Amministrazione per rappresentare al meglio le esigenze dei soci e delle cooperative e favorire quel percorso di rilancio della pesca italiana, atteso da tempo. Si tratta di un settore che necessita di una forte guida politica e di un’efficiente macchina amministrativa per coniugare sostenibilità ambientale e sostenibilità socio-economica ed interagire al meglio con la politica comunitaria e internazionale, che condiziona sempre di più l’attività quotidiana dei pescatori. Oltre il 76% delle cooperative associate è occupato nel settore pesca, più del 15%, invece, lavora nell’acquacoltura, mentre circa il 3% è attivo nella trasformazione e commercializzazione; poco più del 4% opera nel campo della ricerca.