“La misura del fermo pesca va considerata per quello che è”, a sostenerlo la ministra Teresa Bellanova che ieri ad Ancona ha incontrato gli operatori del mercato ittico per un confronto sulle criticità del settore pescae. La ministra ha posto l’accento sul controverso tema del fermo pesca.
“Il fermo pesca si fa quando è utile, sulla base della ricerca scientifica che ci dice il momento in cui i pesci devono essere lasciati in pace per poter ripopolare meglio i nostri mari”.
“Capisco – ha aggiunto Bellanova – la difficoltà che ovviamente vive il settore. Non a caso ho combattuto per stanziare 20 milioni di euro per la pesca e per stanziare un bonus anche per i pescatori autonomi che erano rimasti fuori da tutto”.
La ministra nel suo intervento è tornata sul tema della sostenibilità: “Ai pescatori faccio questo invito: prendersi cura del mare è interesse di tutti, soprattutto di chi vive di mare”.
Teresa Bellanova ha poi sottolineato l’impegno verso il settore: “Ho lanciato una proposta che spero le altre componenti del governo facciano propria: stanziamo un miliardo di euro destinati esclusivamente alle 180 mila imprese che fanno ristorazione in Italia vincolandoli ad acquistare prodotto italiano”
Con un messaggio sui social la ministra Bellanova fa sapere. “La pesca, così come l’agroalimentare, è un settore strategico per l’Italia, da valorizzare al meglio. E con questo obiettivo ho dato ai rappresentanti del settore appuntamento il 10 settembre al Ministero per continuare il confronto odierno e affrontare tutti i temi sul tavolo”.