Coltivazione di alghe nei parchi eolici off shore – Ingegnere sottomarino nel settore petrolifero e del gas prima e poi nel settore dell’eolico offshore, David Lamb, ha fondato oggi Cultivocean, una start up sperimentale che si colloca nel settore della coltivazione delle alghe e lo fa sulla scia della opportunità rappresentata dall’industria eolica off shore.
L’obiettivo è quello di migliorare la biodiversità all’interno dei parchi eolici attraverso l’istallazione di impianti di acquacoltura di alghe utilizzando i punti di ancoraggio dell’impianto eolico che consentano alle alghe di crescere rapidamente, in linea con la domanda del mercato.
A seconda della profondità dell’acqua e delle condizioni ambientali del sito dove insorge l’impianto eolico off shore sarà possibile procedere all’installazione di una prateria di posidonia o all’installazione di scogliere artificiali. Fondamentale è massimizzare l’uso dello spazio nei siti off shore per assicurare di avere il massimo impatto, sia che si tratti di coltivare alghe, di consentire l’acquacoltura multitrofica o di creare un rifugio per il novellame aiutando così la ristabilizzazione degli stock.
Riconoscendo che lo scopo principale dei parchi eolici off shore è quello di generare ed esportare energia pulita è essenziale che nell’istallazione dell’impianto di acquacoltura si escludano zone che sono quelle utilizzate per la riparazione dei cavi e corridoi di transito all’interno del sito.
Le alghe rappresentano un vero vantaggio nella sostituzione di prodotti ad alta produzione di carbonio e la collocazione di allevamenti all’interno dei parchi eolici consentirà flussi di entrate alternative per le comunità di pescatori locali.
Questo tipo di infrastruttura sperimentale richiede tempo: dalla fase iniziale di pianificazione all’installazione passeranno circa 6 anni.
Coltivazione di alghe nei parchi eolici off shore