“Oggi in commissione Pesca al Parlamento europeo abbiamo ascoltato la presentazione del rapporto annuale della Commissione Ue sullo stato del settore. Il rapporto dice a chiare lettere che nel Mediterraneo il tasso di mortalità delle imprese resta a livelli allarmanti. E questo, senza considerare l’impatto del Covid-19, su cui mancano ancora dati e studi approfonditi. Ecco perché reputo giusto, come sembra intenzionata a fare la Commissione, valutare una revisione degli sforzi di pesca per il 2021 alla luce di un approfondimento sull’impatto della pandemia sulle risorse (penso ai demersali nel Mediterraneo e nell’Adriatico). Ma questo è il minimo che si possa fare. La crisi epocale che stiamo vivendo richiede una revisione globale delle politiche Ue sulla pesca: invece di proporre piani di gestione troppo restrittivi occorre considerare altri fattori che impattano negativamente le risorse e l’ecosistema marino, dai rifiuti marini agli effetti dei cambiamenti climatici. Tutti fattori diversi dalla pesca che dovrebbero essere maggiormente approfonditi e affrontati con soluzioni flessibili e su base regionale, per poter effettivamente risolvere la situazione del Mediterraneo senza strozzare un settore chiave per le nostre economie”.
È quanto scrive in un post sulla sua pagina Facebook l’eurodeputata della Lega e capogruppo di Identità e democrazia in commissione Pesca al Parlamento europeo, Rosanna Conte.