Il Parlamento Europeo ha approvato con 452 voti favorevoli, 170 contrari e 76 astenuti la strategia Farm to Fork (Dalla fattoria alla tavola), la nuova roadmap per il settore alimentare europeo con l’obiettivo di produrre alimenti più sani, garantendo sicurezza alimentare e reddito equo per i produttori, oltre a ridurre l’impronta ambientale del settore. La proposta della Commissione è stata ben accolta dai deputati che hanno sottolineato l’importanza di produrre alimenti sostenibili, sani e rispettosi degli animali per raggiungere gli obiettivi del Green Deal europeo, in particolare per quanto riguarda il clima, la biodiversità, l’inquinamento. salute pubblica.
Tuttavia non mancano le polemiche circa l’inclusione nella stategia del settore della pesca, soprattutto in materia di tracciabilità. L’eurodeputato basco Izaskun Bilbao (EAJ-PNV), responsabile della relazione su questa strategia in commissione pesca del PE ha espresso il suo disagio perché la proposta presentata dalla CE contiene a malapena riferimenti al mercato dell’acquacoltura e dei prodotti della pesca.
“L’evidente omissione che questa strategia fa del settore dell’acquacoltura e della pesca è uno schiaffo in faccia alla politica comune della pesca e un’offesa per chi, ogni giorno, lavora in mare”, ha sintetizzato Izaskun Bilbao Barandica, che ha anche ribadito la necessità modificare il nome della strategia introducendo la parola “mare” per riflettere l’inclusione del settore. L’eurodeputato basco ha chiesto di rinominare questa strategia con il nome “Dal mare e dalla fattoria alla tavola”
Farm to Fork – Le proposte del PE
Durante il dibattito, la Camera ha sottolineato la necessità di migliorare la sostenibilità in ogni fase della filiera alimentare. Affinché i produttori ottengano una quota equa dei benefici ottenuti dal cibo prodotto in modo sostenibile, i deputati chiedono alla Commissione di raddoppiare gli sforzi “adattando se necessario le regole di concorrenza per rafforzare la loro posizione nella catena di approvvigionamento”.
I deputati hanno anche avanzato una serie di suggerimenti. Pertanto, al fine di promuovere un’alimentazione più sana, si propone di formulare raccomandazioni scientificamente approvate dall’UE sulla nutrizione; oppure fermare l’eccessivo consumo di carne e cibi ultralavorati ad alto contenuto di sale, zucchero e grassi, fissando anche livelli massimi di assunzione. Affermano inoltre che i prodotti di origine animale provenienti dall’esterno dell’Unione possono accedere al mercato comunitario solo se soddisfano standard simili a quelli europei.