”La depenalizzazione dei reati commessi nell’attività di pesca professionale, a partire dal sottotaglia, consente finalmente di rivedere un complesso sanzionatorio sproporzionato e troppo penalizzante per gli operatori, senza nulla togliere alla salvaguardia della risorsa; l’illecito resta ma da penale diventa amministrativo”. Così commenta Federcoopesca-Confcooperative, il via via libera del Collegato agricolo che contiene delle misure che riguardano il settore ittico. In particolare vengono rafforzate le sanzioni in materia di pesca e acquacoltura, introducendo alcune depenalizzazioni anche alla luce delle più recenti normative europee e inoltre si inasprisce la lotta contro il bracconaggio nelle acque interne.
Viene anche introdotto un principio di gradualità che consente di evitare, come nel caso della pesca sotto taglia delle vongole, che ci siano sanzioni anche in caso di un solo esemplare di mollusco bivalve non a norma. La revisione del complesso sanzionatorio, spiega l’associazione, non riguarderà i grandi pelagici come pesce spada e tonno, per i quali la comunità europea fissa paletti molto rigidi in termini di regolamentazione. Positivo anche il varo di norme più stringenti e utili per la lotta al bracconaggio nelle acque interne, conclude la Federcoopesca, ”un fenomeno che penalizza l’ambiente e l’economia legata alle attività ittiche e che in molte realtà come quella del Po rischia di compromettere seriamente la fauna ittica”.