La fotografia del 70 per cento dei salmoni consumati in tutto il mondo è piuttosto lontana da quella comunemente diffusa nell’immaginario collettivo, quella di un pesce atletico, in grado di risalire le correnti per deporre le uova. La maggior parte dei salmoni sono infatti allevati in condizioni tali da diventare paffuti, deformi e imbronciati. Sì, anche i pesci possono deprimersi. Ecco cinque dei maggiori problemi di salute che affliggono il salmone d’allevamento.
1. Depressione
Fino a un quarto di tutti i salmoni d’allevamento sono ciò che nel settore viene definito “pesce perdente”, anche se in buona salute è pigro e disinteressato. Nel 2016 alcuni ricercatori hanno esaminato i cervelli di questi pesci ed hanno trovato valori elevati di cortisolo, l’ormone dello stress.
Gli scienziati hanno teorizzato che il sovraffollamento degli spazi adibiti all’allevamento di pesce gioca un ruolo importante: i pesci più piccoli, più deboli, lottano per sfuggire a quelli più aggressivi, e spesso assumono un atteggiamento di arrendevolezza nei confronti stessi della vita.
2. Perdita dell’udito
Come dimostrato da uno studio condotto nel 2016 il 50 per cento di tutti i salmoni d’allevamento in tutto il mondo hanno le ossa dell’orecchio deformate. Gli scienziati ancora non sanno perché il problema si manifesti maggiormente nel pesce d’allevamento piuttosto che in quello selvatico ma concordano sul fatto che questa malformazione porti ad una diminuzione dell’udito.
3. Scoliosi
I giovani salmoni spesso soffrono hanno spine stranamente curve o attorcigliate, l’equivalente della scoliosi per l’uomo. Una serie di fattori potrebbero esserne la causa, dalle luci artificiali all’acqua calda usata per accelerare la crescita dei giovani salmoni, dalla carenze di vitamine all’esposizione alle tossine.
4. Infestazioni da pidocchi
I pidocchi per il salmone possono essere fatali. Solo alcuni di essi possono seriamente indebolire un piccolo pesce e una dozzina possono addirittura ucciderlo. I pidocchi di mare sono considerati uno dei problemi più gravosi per l’industria del salmone, responsabili di circa 550 milioni di $ in perdite annuali.
5. Obesità
Il salmone d’allevamento è generalmente alimentato con diete ad alto contenuto di soia, mais, colza, semi di lino o olio di palma, privi dei sani omega-3 – DHA ed EPA, che provengono esclusivamente da fonti marine, ma invece ricchi di acidi grassi omega-6. Non mantiene la forma asciutta e filiforme del pesce selvatico e tende invece ad arrotondarsi.
Oceana