Il WWF chiede l’immediata sospensione della pesca commerciale del tonno rosso dello stock del Pacifico che si dice essere sull’orlo del collasso a causa della persistente inerzia degli organi preposti a sorvegliare. La richiesta segue un altro mancato accordo su un piano di recupero urgente per salvare il tonno rosso, accordo che doveva essere stipulato dai membri del Comitato del Nord (NC) della Commissione per la Pesca nel Pacifico centro-occidentale (WCPFC).
Il dott. Aiko Yamauchi, leader di Oceans and Seafood Group, di WWF Giappone ha dichiarato: “Questo è l’unico modo per porre fine alla pesca eccessiva, e per fornire speranza per un futuro recupero dello stock. Incoraggiamo tutti i membri a prendere in considerazione la sospensione delle attività di pesca, e attendiamo l’ulteriore dibattito sul tonno rosso del Pacifico durante l’incontro WCPFC di dicembre”.
Il WWF sostiene che anche con una valutazione aggiornata degli stock che ha dimostrato che la scorta è esaurita al 2,6% rispetto al suo livello “unfished”, ovvero non più pescabile, nulla è stato fatto per porre fine agli alti livelli di pesca eccessiva, o per trovare un accordo per ricostruire della fauna.
Il Comitato del Nord aveva apparentemente promesso che i punti di riferimento e le regole di controllo delle catture stavano per essere approvati, che il regime di documentazione delle catture per il monitoraggio delle stesse è stato in procinto di essere pronto per l’attuazione e una misura d’emergenza stava per essere messa in atto per far scattare provvedimenti reali quando rilevata una cattura negativa. Inoltre, la riunione congiunta del CN e la Inter-American Tropical Tuna Commission (IATTC) stava per compiere progressi misurabili su un piano di ricostituzione del Pacifico.
Il WWF ritiene che molti impegni sono stati assunti dall’NC per distogliere l’attenzione dallo scarso impegno per promuovere la conservazione di questo stock gravemente impoverito.