Il Sud Africa, paese firmatario della Convenzione ILO C 188 sul lavoro decente nella pesca, ha fermato e ispezionato, un peschereccio straniero di 380 tonnellate a seguito dei reclami da parte dell’equipaggio in merito alle condizioni di lavoro a bordo.
È la prima volta che un peschereccio viene fermato per violazione di questa Convenzione, entrata in vigore il 6 novembre 2017. In particolare, gli ispettori hanno contestato all’armatore carenza di documentazione (solo due persone avevano un contratto di lavoro e mancava una lista dell’equipaggio), sistemazione a bordo e cibo insufficienti, scarse condizioni di salute e sicurezza a bordo (salvagenti anulari marci, ancore non funzionanti).
Ne dà notizia, riportando il contenuto di un comunicato dell’Organizzazione internazionale del lavoro, il segretario nazionale della Uilapesca Fabrizio De Pascale che commenta: “L‘azione del Sudafrica dimostra che la C 188 è uno strumento valido per educare ispettori, capitani ed equipaggi al rispetto dei diritti del lavoro nella pesca. La sua efficacia crescerà man mano che altri Stati ratificheranno la Convenzione. In Italia una proposta di legge in tal senso, presentata su iniziativa del sindacato, giace nei cassetti di qualche ministero da più di due anni. A quando la ratifica?”.