Ieri la Commissione Ue ha adottato la sua prima proposta in assoluto sulle possibilità di pesca che coprono sia il Mar Mediterraneo sia il Mar Nero.
Con questa proposta la Commissione mantiene gli impegni politici assunti nelle dichiarazioni MedFish4Ever e Sofia per promuovere la gestione sostenibile degli stock ittici nel Mar Mediterraneo e nel Mar Nero. Riflette gli sforzi e l’ambizione della Commissione Ue di garantire la sostenibilità sociale ed economica per i pescatori che operano nella regione ripristinando e mantenendo gli stock a livelli sostenibili.
“Durante il mio mandato, ho lavorato per invertire la situazione allarmante in qui versa la maggior parte degli stock ittici nel Mar Mediterraneo e nel Mar Nero, come parte del più ampio impegno dell’Ue per una pesca sostenibile. È un processo lungo ma la proposta di oggi è un altro passo importante nella giusta direzione”, ha affermato Karmenu Vella, Commissario per l’ambiente, gli affari marittimi e la pesca.
Nel Mar Mediterraneo, la proposta attua il piano di gestione pluriennale per gli stock demersali nel Mediterraneo occidentale, adottato nello scorso mese di giugno. A tal fine, nel 2020 è necessaria una riduzione dello sforzo di pesca per la triglia, il nasello, i gamberi rosa, le aragoste norvegesi, i gamberi blu e rossi e i gamberoni rossi.
La proposta comprende anche misure aggiuntive, in linea con le decisioni della Commissione generale per la pesca nel Mediterraneo (General Fisheries Commission for the Mediterranean – GFCM). In particolare, introduce un periodo di chiusura di 3 mesi per la pesca all’anguilla, limite per catture e sforzo di pesca per i piccoli pelagici nell’Adriatico e limite di sforzo di pesca per i demersali nell’Adriatico.
Nel Mar Nero la Commissione propone limiti di cattura e contingenti per rombo chiodato e spratto. Per il rombo, la proposta trasporterà la quota Ue da decidere nel contesto della revisione del piano di gestione pluriennale del rombo della GFCM. Per quanto riguarda lo spratto, la Commissione propone di mantenere lo stesso limite di cattura del 2019, vale a dire 11.475 tonnellate.
La proposta della Commissione sarà aggiornata dopo la sessione annuale della CGPM (4-8 novembre 2019) con le cifre di tali stock oggetto di negoziazioni all’interno di tale organizzazione.
Al Consiglio “Agricoltura e pesca” di dicembre (16-17 dicembre), gli Stati membri fisseranno le possibilità di pesca per il 2020 sulla base della proposta della Commissione.