L’Organizzazione per l’alimentazione e l’agricoltura delle Nazioni Unite (FAO) sta raggiungendo direttamente il pubblico cinese nel tentativo di guidare l’opinione pubblica contro la pesca illegale (INN).
La FAO ha recentemente lanciato una campagna sui social media cinesi in mandarino, rivolta a piattaforme popolari tra cui il sito di microblogging Weibo. La campagna invita i locali a “combattere la pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata” e chiede inoltre la protezione delle attività di pesca per garantire la sicurezza alimentare in tutto il mondo.
La campagna è un nuovo sforzo per informare il pubblico cinese dell’impatto della pesca illegale in alto mare, in parte condotta da navi cinesi. La campagna della FAO è un interessante contrasto con i media statali, che tende a rappresentare lo sviluppo della flotta di acque lontane della Cina come una priorità strategica nazionale.
I post della campagna anti-INN della FAO su Weibo evidenziano l’impatto della pesca eccessiva sulla vita marina e sottolineano i pericoli creati dalle attrezzature da pesca abbandonate in mare.
Il canale Weibo della FAO sollecita un’azione immediata per contrastare la pesca INN a causa della prevista crescita della popolazione mondiale in Africa e in Asia, in gran parte dipendente dai prodotti ittici per il fabbisogno proteico.