In Spagna la pesca rappresenta un’importante entrata economica per il Paese e il governo punta a renderla sempre più sostenibile e tracciabile anche per difendere le specie di squalo mako. Il Governo spagnolo ha messo in atto un’azione per proteggere una delle specie di squalo più minacciate al mondo: lo squalo mako. A partire dal 2021 vige un divieto sulla pesca e detenzione degli esemplari che vivono nell’Atlantico settentrionale, popolazione particolarmente a rischio a causa del commercio di squalo. La notizia è decisamente importante per i pescatori e gli attivisti per la tutela del mare perché, come evidenziato anche da MareVivo, la Spagna è tra i primi paesi al mondo per la cattura dello squalo mako.
Gli scienziati, per sostenere la conservazione della specie, hanno da tempo chiesto azioni urgenti con il fine di tutelare la popolazione sempre più scarsa di squali mako nell’Atlantico. Si stima che per ripristinare la popolazione saranno necessari almeno 50 anni, anche se la pesca dovesse interrompersi completamente. Lo squalo mako, o squalo pinna corta, un tempo abbondante nel Mediterraneo e preda ambita della cosiddetta pesca sportiva, è una specie molto attiva e veloce, in grado di raggiungere fino a 70 chilometri all’ora di velocità e di saltare fuori dall’acqua (breaching). È classificato come “Vulnerabile” nella Lista Rossa IUCN delle specie in pericolo di estinzione.
Secondo un recente studio pubblicato su Nature, dal 1970 le popolazioni di squali e razze sono diminuite del 71%, mentre le catture sono triplicate. Si stima infatti, sostengono alcuni esperti della Commission for the Conservation of Atlantic Tunas, che anche se la pesca dovesse interrompersi immediatamente nel Nord Atlantico le popolazioni di questo squalo pelagico impiegherebbero molte decine di anni per ritornare ad una condizione di non pericolo per la specie. Lo scorso anno i governi avevano votato per regolamentare il commercio e la pesca di alcune specie in via di estinzione. Durante le trattative alcuni paesi come Canada, Gran Bretagna e Senegal avevano chiesto di spingere per una proposta che vieti le catture dei mako e lo sfruttamento di questa specie, ma Europa e Stati Uniti hanno per ora rifiutato di sostenere i divieti, pur evidenziando rischi per la specie, per poter continuare alle varie pratiche di pesca, ostacolando di fatto i piani per una futura protezione.
Nell’Atlantico settentrionale il mako viene principalmente pescato da Spagna, Portogallo e Marocco, che lo catturano accidentalmente durante la pesca per esempio al tonno e altre specie. La mancanza di un consenso univoco e dell’appoggio di Usa e Europa a specifici piani per fermarne la pesca anche accidentale, hanno fatto sì che al momento la commissione ICCAT abbia deciso di rimandare così le decisioni sulle catture dei mako. Sono molti i pescatori a sostenere di voler tutelare lo squalo mako anche perché spesso viene catturato accidentalmente e non è una specie adatta alla pesca.