L’Alaska è un laboratorio politico, economico e sociale da studiare in tema di sostenibilità, pesca, analisi e monitoraggio del territorio e del mare. L’Alaska Seafood Marketing Institute (Istituto per la Commercializzazione dei Prodotti Ittici dell’Alaska) o ASMI è un’associazione interprofessionale che rappresenta l’industria della pesca dell’Alaska. Ha la sua sede a Juneau in Alaska e uffici a Seattle, Barcellona, Parigi, Londra, Tokyo e Pechino.
L’ASMI promuove i prodotti ittici attraverso programmi educativi, di ricerca e pubblicitari nei suoi principali mercati. L’Alaska Seafood Marketing Institute è uno dei principali partecipanti al programma “Market Access” gestito dal Servizio Estero del Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti d’America e promuove una pesca sostenibile e rispettosa della vita degli oceani. La gestione sostenibile delle risorse della pesca è un principio fondamentale della Costituzione dello Stato dell’Alaska. Il rispetto e la difesa dell’ambiente definiscono gran parte della dell’identità dell’azione economica nel Paese e per questo l’Alaska guida il movimento globale per una pesca in armonia con l’ecosistema. Gli americani chiamano l’area dell’Alaska anche con l’appellativo di “ultima frontiera“. Da queste parti coste, fiumi, foreste, montagne e ghiacciai restano in buona parte incontaminati e la fauna selvatica, anche rara, sa regalare forti emozioni.
Recarsi in visita nel Paese e monitorare la fauna locale genera emozioni forti poiché capiterà di trovarvi relativamente vicino agli orsi bruni a caccia di salmoni o noterete i leoni marini che lottano tra di loro. Emozionate è anche la vista delle mandrie di Caribù che attraversano la tundra. La zona è tanto affascinante da essere stata costellata da diversi parchi nazionali, anche se il riscaldamento globale e l’urbanizzazione che avanza restano dei pericoli temibili.
Sono decine le specie di pesce bianco dell’Alaska, tutte pescate secondo il principio di sostenibilità decretato da questo Stato nel Mare di Bering e nel Golfo dell’Alaska, due delle masse d’acqua non solo tra le più produttive del pianeta ma altresì ricche di nutrienti che sgorgano dalle profondità marine. Il black cod dell’Alaska, ad esempio, passa tutta la sua vita nell’Oceano. Non si sposta mai nelle acque dolci ma rimane in quelle pulite e fredde del Golfo e del Mare di Bering diventando parte naturale dell’ecosistema. Inoltre si tratta di una specie molto feconda in quanto tutte le sue uova vengono deposte molte volte durante il ciclo vitale. L’azione dell’Alaska Seafood Marketing Institute merita attenzione e studio poichè potrebbe divenire un modello da seguire anche in altri contesti geografici come in Europea e in Italia, valorizzando il Mediterraneo e i percorsi di acqua dolce lungo le Alpi e gli Appennini.