Anche nei pesci, cosi come in altre specie animali anche non acquatiche, sono presenti malformazioni. Le malformazioni sono per lo più di carattere ereditario e dovute nella maggior parte dei casi a carenze vitaminiche in quanto i pesci sono alimentati in modo errato.
Le malformazioni sono presenti in acquariofilia cosi come in allevamenti ittici. Solitamente le malformazioni nei pesci sono dovute a carenze vitaminiche e condizioni ambientali non ottimali ma anche a fattori genetici. A volte, le malformazioni, sono di natura genetica in quanto vengono utilizzati per la riproduzione pesci già affetti da tale disturbo; operazione che non dovrebbe assolutamente essere effettuata.
Spesso infatti, sono proprio gli allevatori che, con continui “mix” di varietà finiscono per creare di frequente esemplari con malformazioni molto evidenti, come ad esempio quelli della colonna vertebrale. Esistono poi specie particolarmente predisposte a tali malformazioni, come ad esempio i Danio Zebra (danio rerio).
Una tipologia di malformazione famosa è sicuramente la malformazione delle pinne, disturbo causato da carenze di ossigeno, valori del pH errati nonché carenze vitaminiche; oltre alle pinne si possono avere malformazioni agli organi, agli occhi, alla spina dorsale o linee laterali spostate.
Molta attenzione va effettuata durante la fase di accrescimento dei pesci appena nati in quanto soggetti proprio a questo tipo di malformazione per carenza vitaminica. Per quanto riguarda le condizioni ambientali come ulteriore causa di malformazione questa riveste un ruolo importante; basti pensare che recenti studi hanno dimostrato come metalli pesanti come ad esempio lo zinco e il piombo siano la causa di queste malformazioni che avvengono nei pesci in mare aperto.
In acquario, le condizioni ambientali non idonee si creano non curando adeguatamente l’igiene della vasca e non rispettando i valori fisico-chimici ideali all’allevamento di quella determinata specie. Le malformazioni più frequenti in acquario sono sicuramente quelle della colonna vertebrale, che si riscontrano soprattutto in pesci di branco come ad esempio Caracidi e Ciprinidi, nonché in Ciclidi e Loricaridi. Questo disturbo causa anomalie nel nuoto e di conseguenza, difficoltà ad alimentarsi correttamente. Raramente invece assistiamo a casi di una riduzione della colonna vertebrale in lunghezza.
Ulteriori esempi di malformazioni ittiche sono quelle a carico dell’opercolo branchiale e come già citato prima, quelle che colpiscono le pinne. Oltre alle cause genetiche e ambientali, possiamo imputare la malformazioni ad altre attività quali ad esempio la malnutrizione (carenza vitaminica) oppure ad agenti patogeni come ad esempio il Mycobacterium ma ai più è conosciuto come tubercolosi ittica.
Insomma, le cause sono diverse e varie per le malformazioni che possono comparire ai pesce presenti in acquario ma, è pur vero che un’attenta selezione dei riproduttori farà in modo da evitare possibili “creazioni” improprie, mantenendo cosi il patrimonio genetico originale delle singole specie. Inoltre, le specie per cosi dire selezionate con queste malformazioni, sicuramente possono sopravvivere in acquario ma in natura avrebbero ben poche speranze di vita.
Possiamo affermare che il primo passo per evitare le malformazioni sia, oltre ad una maggiore attenzione sulla selezione degli individui, il rispetto delle condizioni ambientali in acquario nonché la corretta gestione dei suoi abitanti mediante cure assidue.
Enzo Alibrand
Studio Terraqua