Ieri a Malta i ministri degli Stati membri dell’UE e dei paesi terzi rivieraschi hanno adottato un piano d’azione decennale per la pesca sostenibile su piccola scala nel Mediterraneo e nel Mar Nero.
Il piano stabilisce misure dettagliate per garantire un uso sostenibile degli stock ittici, ripristinando nel contempo la prosperità economica e sociale a lungo termine per i pescatori su piccola scala e le comunità costiere.
“Con questo piano vogliamo dare il giusto valore a quei segmenti di piccola pesca che sono davvero a basso impatto e integrati in un ecosistema virtuoso sia in termini biologici che i termini sociali”. Lo ha dichiarato il sottosegretario al Ministero delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo, Franco Manzato, firmatario per l’Italia della della dichiarazione congiunta in favore della piccola pesca.
“È un settore spesso sottovalutato nonostante salga l’importanza per il tessuto sociale e per le economie locali”, ha detto Manzato, nel ricordare che “questa firma rappresenta un ulteriore passo verso il raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite”.
La dichiarazione congiunta in favore della piccola pesca è un patto politico per la pesca artigianale nella regione che prevede l’attuazione di un piano di azione per valorizzare il comparto su piccola scala e a basso impatto nel Mediterraneo e Mar Nero. Il piano mette la piccola pesca al centro del dibattito internazionale e i temi affrontati coinvolgono tutto il settore che opera nell’area. Tra i principali argomenti trattati nella dichiarazione spicca la necessità di favorire maggiormente l’accesso al credito al settore, spesso in sofferenza e una maggiore inclusione degli stakeholders durante il processo decisionale.