Molluschi e crostacei dell’Emilia-Romagna prodotti principe nella Settimana Santa – Come da tradizione, che sia il Venerdì Santo piuttosto che il pranzo di Pasqua o la tradizionale grigliata di Pasquetta, i prodotti della pesca e dell’acquacoltura sono i veri protagonisti della passata Pasqua 2022. Lo confermano i dati rilevati nei mercati ittici dell’Emilia-Romagna e che quest’anno, nonostante la crisi dovuta dal conflitto bellico in Ucraina e che inevitabilmente si ripercuote anche sul nostro territorio, confermano il forte legame degli emiliani-romagnoli con le tradizioni e l’interesse a consumatore prodotti ittici, importante fonte proteica con elevati valori nutrizionali in grado di apportare benefici alla salute, al benessere psicofisico ma anche per la prevenzione di malattie.
“I 5 mercati ittici presenti in Emilia-Romagna – dichiara Massimo Bellavista, Coordinatore delle attività di pesca e acquacoltura di Legacoop Agroalimentare Emilia-Romagna e rappresentante dell’Alleanza delle Cooperative Italiane della Pesca a Bruxelles presso il Consiglio Consultivo Europeo dei mercati della pesca e dell’acquacoltura e membro del Comitato Europeo del Dialogo Sociale Settoriale Pesca Marittima – rappresentano un’importante componente nel panorama italiano della commercializzazione dei prodotti della pesca e che evidenziano la grande offerta di prodotti ittici di qualità e di elevata freschezza e questo grazie alla professionalità e competenze dei nostri pescatori. I prezzi sono stabili e non si riscontrati oscillazioni di particolare rilievo per cui possiamo affermare di avere una produzione ittica regionale di grande qualità e con prezzi accessibili a tutti”.
“Nel mercato di Rimini – prosegue Bellavista – in soli due giorni sono transitati oltre 140 quintali di pesce fresco, con un valore della produzione che supera i 100.000€. Tra le principali specie ittiche commercializzate le canocchie, presenti in abbondanza, ma anche triglie, merluzzi, sogliole, seppia mazzancolle e rane pescatrici. Al mercato ittico di Cesenatico, invece, una media giornaliera di circa 25 quintali di prodotto commercializzato, dei quali poco meno della metà di sole canocchie oltre ad alici, sarde, saraghina ma anche calamari, cefali, gallinelle, merluzzi, seppie, sgombri, sogliole ed un valore della produzione di oltre 22.000€. Infine, dal mercato ittico di Cattolica si registra una media giornaliera di circa 10 quintali di prodotto sbarcato e transitato, dei quali: seppie, sogliole, gamberi, soasi, granchi, zanchetta, canocchie, merluzzi, scampi”.
Per quanto riguarda i molluschi, anche le vongole presenti nei menu dei ristoranti della Costa dell’Emilia-Romagna: dai due Consorzi di Gestione delle vongole dei Compartimenti Marittimi di Rimini e Ravenna confermano, in questa settimana, lo sbarco di oltre 860 quintali di vongole “poveracce” (come tradizionalmente chiamate in Romagna) mentre dal Consorzio Pescatori di Goro, uno dei principali player in Europa nel campo della produzione e commercializzazione di vongole veraci (Ruditapes Philippinarium) confermano la vendita di oltre 600 quintali di veraci ed un fatturato di circa 560.000€ del pregiato mollusco.
Oltre 100 quintali di mitili sbarcati nelle marinerie della regione e commercializzati lungo la costa emiliano-romagnola con il marchio collettivo “La Cozza Romagnola”, che connota il prodotto allevato dai soci del Consorzio Mitilicoltori dell’Emilia-Romagna (da Cattolica fino a Goro), nato con l’obiettivo di valorizzare il prodotto locale e distinguerlo da altri prodotti di origine nazionale e di importazione.
“La Cozza Romagnola è un prodotto locale di elevata qualità, sia dal punto di vista organolettico e delle proprietà nutrizionali, sia legata alla sicurezza alimentare garantita attraverso la stretta osservanza delle norme igienico-sanitarie e dal disciplinare di produzione adottato dai nostri allevatori che consente di uniformare le caratteristiche della produzione regionale. Nonostante una generale stabilizzazione dei prezzi – incalza Bellavista – purtroppo le nostre imprese evidenziano uno stato di forte sofferenza e devono fare i conti con l’esponenziale aumento dei costi di produzione, principalmente dettati dal così detto caro gasolio che in questi mesi ha raggiunto dei livelli alquanto preoccupanti. L’Alleanza delle Cooperative Italiane della Pesca ha avanzato alcune richieste al Governo ed ai Rappresentanti Istituzionali del Ministero per le Politiche Agricole, Alimentari e Forestali per attivare apposite misure di sostegno a favore delle imprese del settore in questo delicato momento. Inoltre, alcune proposte sono state indirizzate anche a Bruxelles presso la Commissione Pesca del Parlamento Europeo al fine di sollecitare l’adozione di appositi interventi da inserire nell’ambito dell’attività legislativa che il Parlamento Europeo sta calendarizzando per definire le disposizioni necessarie a contrastare gli effetti della crisi in Ucraina e che consentirebbe di dare risposta all’impatto che i recenti accadimenti stanno producendo anche sul settore ittico”.
“Il settore della pesca e dell’acquacoltura – conclude Massimo Bellavista – necessita di essere supportato con un forte impegno da parte della Politica e di tutte le Istituzioni per tutelare e salvaguardare un mestiere di fondamentale importanza per l’approvvigionamento ittico”.
Nei prossimi mesi sono previsti due importanti appuntamenti europei in Emilia-Romagna: La “Giornata Marittima Europea”, istituita dall’Unione Europea e celebrata annualmente il 20 maggio nelle diverse città costiere d’Europa e che quest’anno si celebrerà in Italia e precisamente a Ravenna il 19 e 20 maggio 2020. Un importante appuntamento delle Istituzioni e degli stakeholders europei della Blue Economy per discutere e confrontarsi sulle strategie e sulle opportunità di sviluppo sostenibile e crescita blu. Infine, a Rimini dal 27 al 30 settembre, presso il Palacongressi, l’importante appuntamento internazionale “Aquaculture Europe 22” organizzato dall’European Aquaculture Society che vedrà confluire nella città romagnola esponenti internazionali del settore.
Molluschi e crostacei dell’Emilia-Romagna prodotti principe nella Settimana Santa