Il colosso tailandese, leader nel settore ittico, Thai Union PCL (TU) ha accolto un nuovo progetto lanciato congiuntamente dal Ministero del Lavoro, Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO) e la delegazione dell’Unione europea in Thailandia sul tema “Combattere la inaccettabili condizioni di lavoro nella pesca e nel suo indotto”.
Il progetto affronterà in particolare il problema del lavoro forzato e del lavoro minorile nel settore della pesca e dell’industria collegata.
“Thai Union è lieta di accogliere questa iniziativa”, ha detto il dottor Darian McBain , direttore globale per lo sviluppo sostenibile. “Thai Union crede fermamente che la collaborazione tra il settore pubblico e privato sia la chiave per guidare il cambiamento positivo e per affrontare le pratiche di lavoro ingiuste e immorali a livello mondiale”. “Il coinvolgimento d’istituzioni internazionali non solo aiuta gli operatori del settore a capire l’importanza del cambiamento in queste aree critiche, ma aiuta anche a convalidare i progressi che si ottengono”. “Siamo oltretutto lieti di constare che anche le ONG saranno coinvolte in questa iniziativa e contribuiranno al cambiamento”. “Thai Union ha collaborato per qualche tempo con le organizzazioni non governative Migrant Workers Rights Network, Labor Rights Promotion Network (LPN) e Issara Institute, cercando di affrontare efficacemente questi problemi del settore”.
McBain ha affermato che la necessità di sradicare il lavoro forzato, il traffico di esseri umani e il lavoro minorile è stato un fattore chiave alla base dell’introduzione lo scorso anno del Thai Union’s new and stringent Business Ethics e Labor Code of Conduct. Il Codice di condotta vieta tutte le forme di lavoro forzato e lo sfruttamento minorile e delinea i requisiti legali ed etici obbligatori per condurre affari con Thai Union.
Thai Union è membro dell’United Nations Global Compact (UNGC) e del Good Labor Practices programma ILO.
Negli ultimi diciotto mesi l’azienda ha cessato i rapporti con diciassette fornitori a causa di violazioni sul lavoro e traffico di esseri umani e ha ridotto il numero di navi thailandesi avere maggior controllo sulle condizioni di lavoro e il rispetto dei regolamenti INN. Thai Union ha inoltre implementato un ampio programma di auditing, dalle imbarcazioni alle fabbriche, al fine di garantire l’impiego sicuro e legale dei lavoratori.