Sono in tutto tredici gli articoli che compongono la proposta di legge riguardante interventi per il settore ittico presentata da prima firmataria dall’onorevole dem Laura Venittelli coi colleghi Crivellari e D’Incecco. I tredici articoli sono suddivisi in due parti, la prima che dà al Governo deleghe sul riordino e la semplificazione delle norme in materia di pesca e acquacoltura, e quella sulle politiche sociali per il settore pesca, in particolare riguardo al reddito dei lavoratori e alla garanzia di stabilità occupazionale anche quando l’attività di pesca è sospesa. La seconda parte si occupa di misure per lo sviluppo della pesca professionale e sportiva, oltre che dell’acquacoltura.
Durante la presentazione della proposta di legge, avvenuta lo scorso 21 aprile a Termoli, la Venittelli è tornata sulla legge 154 del 2016, legge che ha creato parecchi malumori tra le comunità di pescatori in tutta Italia. “È una legge che va modificata”, ha dichiarato la parlamentare, sottolineando che, in particolare per le catture accidentali di tonno rosso e pesce spada, anziché sanzionare pesantemente il pescatore, sarebbe sufficiente la confisca del pescato in eccesso. Laura Venittelli rimane comunque saldamente convinta che “chi distrugge l’ecosistema marino va punito fortemente”.
In merito al settore dell’acquacoltura, a cui la proposta della Venittelli dà molto spazio, la deputata ha dichiarato: “Io penso che l’acquacoltura sia il futuro in Italia e pertanto va sostenuta con norme semplici, comprensibili e con canoni sostenibili per tutti”