Nella sua proposta la Commissione europea ha presentato le necessarie modifiche legislative per consentire agli Stati membri una maggiore flessibilità per riallocare e trasferire i mezzi finanziari inutilizzati dei loro fondi di pesca (FEAMP) in modo che possa essere destinato a mitigare l’impatto del coronavirus ove necessario. La Commissione modifica inoltre le disposizioni del FEAMP per consentire gli aiuti a quelle flotte costrette a rimanere nel porto a causa di misure di quarantena, problemi operativi o perturbazioni del mercato. Gli Stati membri possono applicare questo supporto con effetto retroattivo al 1° febbraio 2020. La Commissione reintroduce anche i meccanismi di aiuto di stoccaggio per i pesci invenduti a causa della mancanza di domanda di mercato o di prezzi estremamente bassi, al fine di favorire la stabilizzazione dei mercati.
Pur accogliendo con favore questi cambiamenti fondamentali, l’industria avrebbe comunque voluto vedere un livello più alto di ambizione riguardo alle misure proposte. In questo contesto Javier Garat, presidente di Europêche, ha dichiarato: “Siamo di fronte a un paradosso: i governi dell’UE e nazionali stanno incoraggiando i nostri operatori a continuare a pescare ma, per il momento, non stanno presentando misure per compensare la perdita di reddito dovuta dalle nostre società a causa dell’enorme riduzione fino al 50% dei prezzi del pesce che minaccia la loro redditività finanziaria. Dovrebbe essere considerato fondamentale che i nostri pescatori continuino a fornire cibo sano in queste circostanze molto difficili. Pertanto, è essenziale per loro ricevere un certo livello di compensazione del reddito attraverso il FEAMP o altri fondi”.
Pim Visser, presidente di EAPO, ha commentato: “La pandemia di COVID-19 avrà implicazioni enormi e imprevedibili per il futuro del nostro settore. Apprezziamo gli sforzi e le modifiche legislative apportati dalla Commissione per sbloccare e ridistribuire le possibilità di finanziamento esistenti. Tuttavia, molti paesi hanno già speso o impegnato la maggior parte dei finanziamenti nazionali disponibili nell’ambito del FEAMP. Inoltre, la situazione del mercato, una volta che la crisi della sanità pubblica sarà sotto controllo, dovrebbe essere molto difficile. Pertanto, l’UE dovrebbe inserire fondi extra nel fondo per la pesca, affinché queste misure possano affrontare efficacemente la crisi. Siamo nel bel mezzo di una tempesta orribile e non sappiamo quanto durerà. “
Javier Garat ha concluso: “L’industria della pesca è un settore vitale, sostenibile e responsabile, impegnato a continuare a pescare e a mantenere la sicurezza alimentare. Tuttavia, il settore della pesca è stato particolarmente colpito dalla crisi COVID-19. Se vogliamo avere un’industria della pesca sana dopo la crisi, abbiamo bisogno di finanziamenti aggiuntivi e piena flessibilità nell’interpretazione e applicazione di eventuali nuove regole. ”