Pesca. Il Ghana apre ad una politica di trasparenza – Lo scorso 2 marzo, il Ghana ha ufficializzato la volontà di raggiungere entro il 2025, il 100% di trasparenza nelle attività di pesca commerciale.
L’annuncio giunge a meno di un anno dall’emissione da parte della Commissione europea di un secondo cartellino giallo, avvertimento che potrebbe mettere a serio rischio i ghanesi dal mercato europeo.
Il paese dell’Africa occidentale metterà in campo un sistema di monitoraggio con videocamere sui pescherecci per garantire una raccolta dati e che le attività siano controllate.
“In qualità di prima nazione dell’Africa occidentale a impegnarsi a monitorare al 100% tutti i pescherecci industriali, la mia amministrazione sta assumendo una posizione coraggiosa per migliorare la trasparenza dell’attività di pesca”, ha affermato il ministro della pesca e dello sviluppo dell’acquacoltura del Ghana, Mavis Hawa Koomson.
Una scelta che secondo il ministro ha l’obiettivo di prevenire, scoraggiare ed eliminare la pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata in Ghana e che supporterà gli sforzi del paese per fornire una fonte stabile di occupazione e sostentamento a milioni di ghanesi che dipendono dalle attività di pesca per i mercati nazionali e internazionali. “Affinché ciò sia possibile – ha detto il ministro – dobbiamo gestire le risorse in modo responsabile e fermare la pesca eccessiva. La nostra speranza è che questo impegno tracci un nuovo corso verso una migliore gestione in Ghana e ispiri anche le vicine nazioni africane di pescatori ad assumere impegni trasformativi”.
Il Ghana mira a inviare un messaggio di grande impatto alle nazioni di tutto il mondo secondo cui un impegno per la piena trasparenza della pesca è “il miglior modo per andare avanti per le imprese, per le persone e per il futuro degli oceani da cui tutti dipendiamo”.
Pesca. Il Ghana apre ad una politica di trasparenza.