Una ricerca della University of British Columbia, pubblicato da Frontiers in Ecology ha allertato sulla possibilità dei pescherecci segnalati alle organizzazioni internazionali come attuatori di pratiche di pesca illegale e non regolamentata. Secondo l’equipe dell’università, non concedere copertura assicurativa ai pescherecci rei potrebbe essere un ottimo deterrente contro la pesca illecita. Gli studi sono stati effettuati su 94 pescherecci che operano pesca illegale e 837 imbarcazioni che svolgono legalmente attività di pesca e per dimensioni e per legge devono assicurarsi. Stando ai dati, le navi assicurate erano per il 48% da pesca illegale e per il 58% da pesca regolamentata e dichiarata. Un dato particolare è che, in molti casi, le stesse compagnie stipulavano contratti assicurativi con entrambe le tipologie di imbarcazioni. Le compagnie assicurative, secondo la ricerca, dovrebbero semplicemente controllare le liste dei pescherecci che praticano INN (pesca illegale, non dichiarata, non regolamentata) prima di fornire copertura assicurativa. La pesca illegale oggi rappresenta un problema serio, che costa all’economia mondiale dai 10 ai 20 miliardi di dollari l’anno.
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