Si allungano i tempi del negoziato comunitario che deve dare l’ avvio ai fondi strutturali 2021- 2027 per il settore pesca. Ammesso che nel prossimo incontro gli Stati Ue riescano ad approvare il nuovo bilancio pluriennale, si creerebbero comunque dei ritardi burocratici tali da mettere a rischio le erogazioni Feamp per l’annualità 2021.
“È un pericolo questo” – afferma Gennaro Scognamiglio presidente nazionale UNCI Agroalimentare – “che va assolutamente scongiurato: i fondi europei rappresentano un sostegno irrinunciabile per un settore già fortemente in crisi. I nostri pescatori hanno bisogno di aiuti che possano incentivare una pesca sempre più sostenibile non solo da un punto di vista ambientale ma anche da un punto di vista economico (ricordiamoci dei ‘mancati guadagni’ determinati dai fermi temporanei ); c’ è la necessità di utilizzare nuove risorse per garantire quella ‘sicurezza a bordo’ indispensabile per il lavoratori del mare”.
“UNCI Agroalimentare – prosegue Scognamiglio – sollecita le Istituzioni italiane a cercare delle soluzioni da proporre in sede europea e che si pongano da raccordo tra la normativa esistente e quella ancora da definire in modo da evitare quei ritardi burocratici che mettono a rischio i finanziamenti per il 2021. Abbiamo scritto ai ministri competenti non solo per scongiurare il rischio di uno stop ai fondi ma anche per promuoverne una ristrutturazione sostanziale. Ci auguriamo che i nostri appelli non restino inascoltati e che gli imbarazzanti ritardi registrati in fase di programmazione non si traducano in mancate erogazioni di risorse.”