Le prime discussioni in assoluto tra l’UE e i 17 membri del Forum Fishery Agency (FFA) sulla gestione delle risorse marine si sono svolte a Pohnpei, negli Stati federati di Micronesia lo scorso 21 giugno.
L’incontro di due giorni è stato organizzato nell’ambito del Pacific-European Union Marine Partnership program (PEUMP), un’iniziativa quadriennale che mira a ridurre i livelli di pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata (INN) nella regione, nonché trovare negoziati commerciali per rimuovere la necessità di sussidi alla pesca.
Il direttore generale della FFA, Manu Tupou-Roosen, ha dichiarato: “Questo dialogo politico è importante perché rappresenta un’opportunità per i membri della FFA e dell’EU di condurre una discussione approfondita su questioni chiave relative alla gestione sostenibile del tonno nella nostra regione, la sua importanza per i paesi insulari del Pacifico e la nostra cooperazione nella Commissione per la pesca nel Pacifico centrale e occidentale per affrontare questioni come la pesca INN”.
Il capo della delegazione dell’Unione europea per il Pacifico, Corrado Pampaloni, ha affermato che la pesca svolge un ruolo chiave per molti piccoli stati insulari, sia in termini di sicurezza alimentare che di sviluppo economico e sociale. L’UE è orgogliosa di sostenere le giuste aspirazioni di sviluppo dei piccoli stati insulari in via di sviluppo, garantendo nel contempo l’obiettivo generale della pesca sostenibile e una migliore governance.
Il PEUMP riceve un finanziamento di 45 milioni di euro dall’EU e dal governo svedese. Sostiene di seguire “un approccio globale, integrando le questioni relative alla pesca oceanica, alla pesca costiera, allo sviluppo della comunità, alla conservazione marina e allo sviluppo di capacità nell’ambito di un’unica azione regionale”.
Il dialogo politico avviato il 21 giugno è destinato a essere un evento annuale nell’ambito dell’iniziativa.