La seduta straordinaria del Consiglio Regionale della Pesca, tenutasi ieri a Favignana, si è aperta con l’insediamento del tavolo tecnico per la Tonnara a suggellarne la riapertura dopo poco più di un decennio.
Dopo un primo minuto di silenzio in memoria dei morti in mare a bordo del motopeschereccio Zaira, la seduta si è aperta tra i ringraziamenti ai presenti e il ricordo alla memoria dell’Assessore Sebastiano Tusa.
Il sindaco di Favignana Giuseppe Pagoto, dopo aver riconosciuto l’importanza del traguardo raggiunto con la riapertura della Tonnara definendolo “un segnale positivo nonché una grande opportunità per il territorio”, ha ringraziato il Governo Regionale per l’impegno profuso a supporto di tale iniziativa e la ditta Nino Castiglione per la grande azione di promozione e recupero di tale attività costiera.
L’assessore regionale all’agricoltura e pesca Edy Bandiera ha ribadito la forza e la volontà con cui il governo siciliano sta rappresentando gli interessi dei siciliani a livello nazionale, sottolineando l’importanza della realizzazione di uno specifico decreto a suggellare la creazione di una tavolo tecnico per la Tonnara.
“Una Sicilia che guarda al modello di sviluppo Tonnara, una via verso la destagionalizzazione del turismo – Ha detto Bandiera – “I siciliani hanno il dovere morale ed etico di declinare in chiave sociale ed economica il patrimonio naturale che fortunatamente hanno ereditato”. Con queste parole l’Assessore incastra la realtà in cui la riapertura della Tonnara si colloca: “un sistema integrato nel territorio, la Tonnara come modello di sviluppo sostenibile”.
A fargli eco il direttore uscente del dipartimento regionale della pesca Dario Cartabellotta che ha dedicato l’apertura del tavolo tecnico della Tonnara in ricordo di Nino Castiglione che avrebbe tanto voluto “rivedere i tonni tornare a Favignana”. A lui poi il compito di guidare gli interlocutori e i protagonisti invitati a prendere parte al tavolo che nei prossimi mesi sarà coordinato dal Prof. Gianluca Sarà (Professore ordinario di ecologia presso il Dipartimento di Scienze della Terra e del Mare, Università degli Studi Palermo).
Per Nino Castiglione e Filippo Amodeo, della Nino Castiglione, soggetto imprenditoriale che garantirà la messa in posa (cala) della Tonnara, la giornata ha rappresentato un momento emozionante.
“Tornare in acqua ci riconduce alle nostra terra” queste le parole di Filippo Amodeo che vede nella cala della Tonnara “un’attività il cui successo potrà essere garantito solo se si riuscirà a coniugarla con le logiche territoriali”. Diversi, e tutti cogenti, i dati forniti: 800.000 gli euro spesi per le attività di cala, favignanesi e trapanesi neo assunti circa 30. Tante le idee legate all’attività, dal tonno a km zero, al riutilizzo del marchio Florio, alla creazione di sinergie tra la vecchia Tonnara e la nuova con l’auspicio, ad esempio, che le reti e le ancore dismesse dopo la cala, possano in autunno essere custodite nello storico sito e rese visibili in un museo itinerante tra passato e presente. Un’unica perplessità, la quota assegnata al momento non permetterebbe il recupero della cifra spesa da qui la speranza della creazione di maggiori sinergie territoriali ed un maggiore dialogo con i sistemi di governance e assegnazione delle quote. Tra le buone notizie anche la re iscrizione dell’azienda nell’elenco ICCAT. Il motto “salviamo le tonnare” di Nino Castiglione, è un vero e proprio inno alla conservazione e tutela delle Tonnare per il loro riconosciuto ruolo antropologico.
La Tonnara di Favignana come “un risultato ma non il traguardo” cosi Nino Accetta, Fedagripesca, ha aperto il proprio intervento facendo eco ai timori di Nino Castiglione e Filippo Amodeo circa le modalità di assegnazione della quota e sottolineando l’importanza di guidare un cambio di tendenza nelle politiche di gestione europea per il bacino del Mediterraneo.
Diverse le testimonianze sul territorio, da parte di associazioni ambientaliste presenti come WWF e Marevivo, che supportano il concetto di Tonnara come attività costiera sostenibile e che su tutto hanno però auspicato e richiesto di “evitare una spettacolarizzazione della morte e che si vigili affinché lo sforzo e lo sfruttamento della risorsa possano rimanere sul territorio” queste le parole di Mariella Gattuso, Direttore Regionale Marevivo.
La Tonnara come “modello di turismo che crea aggregazione”, questa l’esperienza di una delle memorie viventi ed autorevole voce dell’isola, Maria Guccione, che ha ricordato la curiosità negli anni 60 per i primi studi condotti in mare e sui tonni dal professore Raimondo Sarà, il “tonno in infusione con olio extravergine di oliva” versione tutta sicula del sushi prodotto dalla sorella, stanca di vedere i Giapponesi mangiarlo crudo tra intrugli di salse, nonché la presenza dei Giapponesi sull’isola stessa. “Le attività di pesca costiere artigianali sono l’impronta delle civiltà in cui questa attività risiedono” queste le parole di Antonella Donato (fondatrice della cooperativa di pesca e pescaturismo “I Mancuso soc. coop” a Ganzirri, conoscitrice di un’altra realtà ed attività di pesca costiera tradizionale, la pesca a pesce spada con feluche.
“Tonno da restituire alla collettività” e “tonnare come linfa vitale per il turismo azzurro, unico strumento per fronteggiare l’attuale meccanismo che deprezza il valore culturale, storico, sociale ed economico del tonno, in un loop di illegalità” queste le parole di Franco Andaloro (Direttore centro interdipartimentale siciliano della Stazione Zoologica di Napoli Anton Dohrn) culminanti con un invito a “consegnare il tonno siciliano ai siciliani”.
Parole di ringraziamento quelle del Prof. Gianluca Sarà che ha ringraziato l’uscente direttore Cartabellotta per avere avuto una “visione” che ha permesso la creazione di sinergie positive che hanno lasciato tracce indelebili nel tessuto sociale e di governance del Dipartimento e sulle quali si procederà nel prossimo futuro. Sarà ha ringraziato anche per il compito ricevuto, il coordinamento del tavolo tecnico per la Tonnara. La Tonnara come “modello di aggregazione e coesione, di cui la sostenibilità è il principale emblema; la sostenibilità infatti mette insieme le tre componenti economica, sociale ed ambientale, permettendone la coesistenza senza creare conflitti, come in ecologia e negli ecosistemi in cui non è l’esclusione di componenti ma la loro coesistenza a guidare equilibri ben precisi”. Una Tonnara nella più grande area marina protetta d’Europa (Isole Egadi) rappresenta un “obiettivo magico poiché grande esempio di coesione” senza dimenticare il ruolo della risorsa biologica intorno a cui tutto ruota, il tonno, che tiene unito tutto il sistema e lo alimenta con la ripromessa di utilizzare la Tonnara anche per studiarne ed indicizzarne le componenti.
Maria Cristina Mangano